‘Prendetevi anche queste’, recita lo striscione affisso assieme a numerose mutande da CasaPound Italia di fronte al palazzo comunale, per protestare contro la pressione fiscale nel comune frentano. Dopo la polemica su quel famoso milione di euro tagliato e contestato, questa notte anche CasaPound ha detto la sua, con una delle sue scenografiche iniziative.
“A dispetto dei proclami dell’amministrazione comunale, il 2014 vede un ulteriore aumento della pressione fiscale per gli abitanti di Lanciano. Questa goliardica protesta vuole essere un modo per sottolineare un problema che non può essere ignorato: dopo anni di pesante tassazione e di tagli nei servizi, da parte del governo centrale come del Comune le finanze dei lancianesi sono allo stremo. Ora, dopo aver già imposto ai lancianesi di pagare la mini-IMU a inizio anno, la giunta Pupillo mantiene particolarmente alta la pressione fiscale stabilendo per la TASI, la nuova tassa sui ‘servizi indivisibili’, l’aliquota del 2,7 per mille, più alta a città quali Roma o Milano, mentre la tassazione su seconde case, fabbricati e terreni agricoli resta sempre su valori elevati”. E’ quanto afferma Nico Barone, responsabile lancianese CasaPound, in una nota sull’azione di protesta.
“Questa politica dell’amministrazione comunale di ‘far cassa’ a spese dei cittadini – prosegue la nota – va a colpire la vita economica della città, già gravata da anni di crisi. Invitiamo quindi l’amministrazione comunale a valutare quanto prima un significativo abbassamento delle aliquote, per ridare ossigeno all’economia cittadina e sollievo a quanti, sempre più numerosi, fanno fatica ad arrivare a fine mese”.