LANCIANO - Conclusosi alle 22 di ieri sera, il consiglio comunale ha visto una netta contrapposizione tra maggioranza e opposizione che, in un argomento importante come quello delle tasse, non sono proprio riuscite a mettersi d'accordo. Imu, tassa, rifiuti, Tasi e addizionale Irpef sono state votate dalla sola maggioranza, con il voto contrario di tutta l'opposizione.
Non sono passati neanche gli emendamenti proposti dal consigliere Ermando Bozza e da Manlio D'Ortona che chiedevano una riconsiderazione delle esenzioni, una maggiore rateizzazione dei pagamenti ed un abbassamento della Tasi.
Rate per 60 mesi sono state chieste anche da Alex Caporale che si è molto soffermato sulla crisi economica in cui versano oggi le famiglie e su come questi provvedimenti, a suo dire, non siano d'aiuto.
L'aliquota Tasi è dell'1,9 per mille, con addizionale dello 0,8% da ridistribuire per fasce di reddito.
La maggioranza si dice soddisfatta ed annuncia un risparmio per le famiglie di 650 mila euro sulla prima abitazione e 450 mila euro sulla tassa rifiuti.
Per il consigliere di Forza Italia D'Ortona, invece, in un confronto con il 2013, la pressione fiscale cresce complessivamente di 650 mila euro e l'annunciato taglio di un milione è solo 'una bufala'.
'Come maggioranza abbiamo portato a votazione una importante riduzione della pressione fiscale a favore dei cittadini - dichiara Pino Valente - e cercare di negare la riduzione fiscale sulla prima casa mettendo a confronto l'anno 2014 con l'anno 2013 (quando fu abolita l'Imu) la reputo un'operazione di puro occultamento della realtà '. 'Nel 2012 il comune di Lanciano incassava, con la tassa sulla prima casa, 2.450.000 euro, nel 2014 incasserà 1.800.000 euro - prosegue il vicesindaco - se avessimo messo l'aliquota al massimo, si ritornerebbe alla cifra iniziale'.
'Gli altri soldi - promette Valente - i cittadini li risparmieranno con le riduzioni sui rifiuti e sulle diminuzioni delle aliquote su attività produttive e terreni edificabili'.