Durante il consiglio comunale dello scorso 12 agosto è stato approvato il regolamento che disciplina il sistema tariffario per servizi scolastici, intesi come mensa e trasporto, che prevede il pagamento da parte delle famiglie delle tariffe in base alla fascia ISEE di appartenenza. Fin qui nulla di strano, se non che il passaggio da 2 fasce di reddito (al di sotto e al di sopra dei 4.500 euro ISEE) a 14 ha portato un po’ di scompiglio.
“Il costo del servizio di ristorazione scolastica – precisa l’Assessore all’Istruzione Marcello D’Ovidio - viene coperto in parte dalla compartecipazione delle famiglie dei bambini che usufruiscono del servizio (cresciuti in questi anni dal numero di 1.500 ad oltre 2.000) ed in parte dalla fiscalità generale (dalle tasse versate da tutti i cittadini, in sede locale e nelle sedi ulteriori). Il regolamento approvato amplia le fasce ISEE – continua l’Assessore - al fine di distribuire più equamente, sui diversi redditi e sulle diverse situazioni economiche delle famiglie, il contributo al servizio pubblico: al crescere del reddito e della situazione economica si accompagna il crescere delle tariffe; a tutela delle famiglie in difficoltà economica, l'onere della ristorazione viene fatto gravare maggiormente sulle famiglie con redditi più alti che si giovano del servizio, piuttosto che pesare oltre misura sulla fiscalità generale.”
E sulla richiesta di alcuni rappresentanti dell'opposizione di estendere fino a 6.000 euro di ISEE l'esenzione dal versamento delle tariffe D’Ovidio sottolinea: “L'emendamento proposto se vuol essere una medaglia che parte dell'opposizione cerca di apporre sul suo petto, allo stato rischia di essere una medaglia “di cartone”: infatti, l'esenzione (inesistente sotto la passata Amministrazione comunale, della quale facevano parte due dei tre consiglieri dell'opposizione firmatari dell'emendamento), viene introdotta con il regolamento ora approvato e deve tenere conto della realtà dell'ISEE dei cittadini, al momento tutta da verificare nei suoi effetti sulla tenuta del servizio; nei limiti di 6.000 euro proposti dall'emendamento, rischierebbe di non essere sostenibile a fronte delle entrate derivanti dalle famiglie non esentate. La scelta del consiglio comunale è stata, pertanto e prudenzialmente, quella del buon padre di famiglia che non può trovarsi a fine mese senza il denaro per nutrire i suoi figli: l'indispensabile e prioritaria cura delle fasce deboli della popolazione, in ogni caso, impegna l'amministrazione comunale nella verifica della possibilità dell'ampliamento della fascia di esenzione (già obiettivo delle attività negli uffici nella fase di elaborazione del regolamento), attraverso il monitoraggio del sistema tariffario e dell'ISEE delle famiglie.”
Il nuovo regolamento prevede altre innovazioni. Per questo nuovo anno scolastico infatti l’aggiudicazione del servizio mensa è stato affidato ad una gara, basata sull'aggiornamento delle attrezzature, dell'organizzazione e della qualità del servizio. Parametri concordati non solo con la ASL ma anche con le famiglie della commissione mensa.
C’è tempo fino al 2 settembre per presentare la domanda e il certificato ISEE.
Dall’assessorato arriva, comunque, l’impegno ad informare le famiglie sul sistema e sugli importi tariffari nelle prossime settimane ed in tempo utile per l'accesso al servizio.