Anche CasaPound Italia unisce la propria voce a quella di quanti protestano contro l’adozione delle nuove tariffe per il trasporto e la mensa pubblica nelle scuole del comune di Lanciano.
“Riteniamo l’impostazione delle nuove tariffe, con l’individuazione di ben 14 fasce di reddito, cervellotica, oltre che fonte di nuovi esborsi per i cittadini. Partendo dal presupposto che in linea teorica servizi pubblici fondamentali come il trasporto e la mensa scolastica dovrebbe essere forniti gratuitamente, la scelta di stabilire nuove tariffe si traduce in una ulteriore, gravosa spesa per le finanze sempre più povere delle famiglie frentane. In questo modo, anche un diritto inalienabile come quello all’istruzione finisce per diventare fonte di difficoltà e sofferenza per i genitori degli studenti lancianesi”. Così Nico Barone, responsabile lancianese CasaPound, in una nota.
“Pertanto – continua Barone - chiediamo un urgente e radicale cambio di mentalità e rotta politica da parte dell'amministrazione comunale. Il Comune valuti di ritornare il prima possibile sulle proprie decisioni, e vagli la possibilità di aumentare la quota di reddito per cui si gode dell’esenzione del pagamento dei servizi scolastici, in ragione della situazione di difficoltà che anche famiglie con un reddito un tempo considerato soddisfacente si trovano di questi tempi a vivere”.
“Sappiamo bene – conclude il responsabile frentano CPI – che molti provvedimenti comunali sono dovuti alla necessità di far fronte agli ammanchi di cassa dovuti alle politiche di austerità imposte dall’Europa al nostro governo. Ma questo non può tradursi in un continuo aumento delle imposte locali verso i lancianesi, pena la disgregrazione del tessuto sociale cittadino”.