“Ho maturato, sia pure con grande sofferenza, la decisione di ritirare la mia disponibilità al rinnovo della carica di presidente della Camera di Commercio, industria, artigianato e agricoltura di Chieti” è con queste parole che il finora Presidente della Camera di Commercio di Chieti, Silvio Di Lorenzo, ritira la candidatura al rinnovo delle cariche istituzionali, lo fa in un contesto in cui, continua Di Lorenzo “intendo privilegiare tale istituzione rispetto alle mie questioni personali” e ancora “sono state mosse al mio riguardo gravi accuse da parte di Honda Italia: risponderò nelle sedi opportune. Non intendo, in altre parole, procedere a colpi di comunicati stampa”.
Dopo la notizia della citazione in giudizio di Di Lorenzo, chiamato da Honda Italia ad un risarcimento milionario, l'ex manager Honda si difende “Honda Italia anche grazie al mio modesto contributo ha fatturato negli anni miliardi di euro ed ha prodotto utili per svariati milioni”.
In tale clima concitato, la rinuncia di Di Lorenzo alla carica di Presidente della Camera di Commercio arriva dopo che, proprio nei giorni scorsi, la Giunta Regionale ha approvato la proposta di riforma del sistema camerale: il numero delle Camere di Commercio è stato ridotto da 4 a 2, accorpando Chieti-Pescara e L'Aquila-Teramo. La Giunta regionale ha condiviso la proposta organizzativa del sistema camerale formulata dalle Camere di commercio della Regione, fondata su valutazioni generali riguardanti l'assetto demografico, geomorfologico e le caratteristiche strutturali del sistema produttivo abruzzese. Urgente pare essere stata la necessità di ridisegnare le strutture intercamerali abruzzesi. Le tensioni paiono creare un clima di rinnovamento, in divenire.
Accertata la rinuncia di Di Lorenzo, la giunta di Confindustria Chieti ha deliberato di sostenere la candidatura di Paolo Primavera alla presidenza della Camera di Commercio, attualmente presidente di Confindustri Chieti (fino a fine anno) e del Patto Sangro Aventino. «Ringrazio il presidente Di Lorenzo per il passo indietro che ha fatto», dice Primavera, «ha salvaguardato l’interesse dell’associazione con un atto di grande responsabilità che ristabilisce un clima di serenità. Lo ringrazio anche per il lavoro che ha svolto in questi anni».