LANCIANO. Inaugurazione con polemiche per la risonanza magnetica del Renzetti. Atteso da otto anni, acquistato per un milione 500mila euro nel 2008, dopo un anno e nove mesi di lavori e collaudi, il macchinario è finalmente pronto. Ma il taglio del nastro, questa mattina, è stato accompagnato da uno strascico di polemiche per la mancata comunicazione al sindaco di Lanciano Mario Pupillo della conferenza stampa alle ore 11.
“Mi hanno detto che la conferenza era alle 12 nella sala multimediale. Invece era alle 11 in radiologia” ha spiegato il sindaco “non voglio fare polemiche, ma è un errore grossolano, un atteggiamento che lascia perplessi”.
Più ironico il consigliere regionale dei Verdi Walter Caporale, anche lui arrivato in ritardo, che, sul mancato avviso del cambio di luogo e orario ha affermato: “C’è stato un disguido, ma viene anche il sospetto che a Lanciano alcuni esponenti del centrodestra stentano a prendere coscienza che le cose in città sono cambiate”.
Già perché è stato strano vedere alle 11, puntuali, Emilio Nasuti, l’ex sindaco di Lanciano Filippo Paolini (Pdl) l’ex assessore Bisbano (Pdl) e non il sindaco della città, che con la dirigenza Asl in passato, come medico del Renzetti, non ha avuto un ottimo rapporto. Presenze, quelle degli uomini Pdl, che hanno infastidito anche il vice sindaco Pino Valente. “Disapproviamo che ad un evento così importante per la città,erano presenti uomini del centrodestra e non l’amministrazione comunale” ha rimarcato Valente “perché non si possono mettere etichette su un progetto di questo tipo che parte da lontano, dalla precedente gestione e si completa oggi con la nuova”.
“Nessuna etichetta” affermano invece dalla Asl “gli inviti per i politici erano alle 12. La conferenza delle 11 era riservata alla stampa”. Sarà, ma oltre ai politici e alla stampa erano presenti nella nuova colorata ala della radiologia che ospita la risonanza anche alcuni dipendenti del Renzetti, che si sono scontrati con il consigliere regionale Emilio Nasuti sul problema del ridimensionamento dell’ospedale, la riduzione dei primari e delle unità complesse. “Basta con le polemiche - ha detto Nasuti - tagliare i primari è necessario ma non accadrà solo al Renzetti. E comunque anche senza primari il livello dei servizi è ugualmente garantito”.
La frase ha scatenato l’ira dei dipendenti che sostengono che senza i primari, il livello dell'assistenza diminuisce e aumenterà la mobilità passiva perché non c’è più attrazione verso il reparto. A riportare la calma è stata l’assessore regionale al personale Federica Carpineta, intervenuta al posto del governatore Gianni Chiodi. “La risonanza è un ulteriore mattoncino posto per la costruzione della sanità” ha commentato l’assessore. “Il macchinario acquistato è un Philips 1,5 Tesla - ha spiegato invece il direttore della radiologia Antonio Marulli - un sistema diagnostico di eccellenza che permette lo studio dell'addome, della mammella, del sistema neurologico e vascolare, oltre che dell'apparato muscolo-scheletrico".
La risonanza magnetica è stata definita "un gioiello tecnologico" dal direttore sanitario della Asl provinciale Amedeo Budassi, “un macchinario che in Abruzzo ha solo l'università di Chieti. Infatti, è stato firmato un accordo con l'Itab, (l'Istituto di Tecnologie Avanzate Biomediche dell'Università di Chieti) per la formazione degli operatori. Un addestramento di alcuni mesi, che l'Itab fa gratuitamente, per consentire loro di acquisire completa padronanza del macchinario". Se non ci saranno intoppi a settembre gli esami, già in corso in via sperimentale, saranno eseguiti sui pazienti interni, da ottobre si apriranno agli esterni. Finirà così l'odissea dei pazienti frentani, costretti a recarsi negli ospedali di Vasto, Chieti, Campobasso,o nelle cliniche private per effettuare la risonanza.