Ambiente, salute, sanità, turismo, lavoro. Sono i temi affrontati nel corso dell’incontro-dibattito organizzato dall’associazione regionale di categoria Ascom Abruzzo con i candidati alla Presidenza del consiglio regionale d’Abruzzo ieri 14 maggio, al Palazzo degli Studi. Dei quattro candidati presidenti invitati al dibattito, Maurizio Acerbo, Gianni Chiodi, Luciano D’Alfonso e Sara Marcozzi, si è tuttavia presentato solo il primo. Sara Marcozzi, candidata per il Movimento 5 stelle, aveva già avvisato giorni prima della sua assenza, mentre per gli altri candidati è stata una rinuncia improvvisa. Presenti il candidato consigliere Emilio Nasuti in rappresentanza di Chiodi e il candidato consigliere Antonio Lucifero in rappresentanza della candidata presidente Marcozzi.
Nel pubblico anche diversi rappresentanti di associazioni e movimenti civici e ambientalisti tra cui la professoressa Maria Rita D’Orsogna, nota per le sue battaglie in difesa dell’Abruzzo. Temi particolarmente “caldi” sono risultati infatti l’ambiente, con le emergenze della petrolizzazione, del progetto di estrazione di gas della Forest a Bomba, delle bonifiche di Bussi e le opportunità della Via Verde e del parco nazionale della Costa teatina.
Sul fronte ambientale il candidato consigliere Nasuti, dopo aver esposto l’impegno del governo Chiodi sul turismo e sulla Via Verde, su domanda della professoressa D’Orsogna, si è impegnato, in caso di elezione, a modificare la legge regionale che già vieta l’esplorazione di petrolio allo stato liquido, aggiungendo anche il divieto per l’esplorazione e l’estrazione di gas in territorio regionale. Anche il candidato Acerbo ha affrontato la questione ambientale, annunciando che, in caso di elezione, opererebbe una piccola rivoluzione all’interno del comitato Via (valutazione impatto ambientale) regionale, licenziando il personale che non ha prodotto risultati concreti dal punto di vista della soluzione di emergenze ambientali e affiancando all’ufficio anche con una commissione Vis (valutazione di impatto sanitario) e un pool di esperti, che lavorino sulle infinite richieste di cui è oggetto il territorio abruzzese e che hanno ricadute sulla salute umana e ambientale.
Sul tema della sanità si è concentrato il candidato presidente Acerbo che ha puntato il dito contro gli sperperi regionali soprattutto nell’acquisto di macchinari, come ad esempio la risonanza magnetica per l’ospedale Renzetti di Lanciano, costata “un milione e mezzo di euro e che invece sarebbe potuta essere acquistata tramite bando pubblico a 420mila euro”. Acerbo ha poi insistito sull’eccessiva presenza di “baronati” e privati nella sanità.
Il candidato consigliere Lucifero ha insistito invece sulla partecipazione diretta dei cittadini alle scelte operate dal Governo regionale. “Bisogna ascoltare i cittadini e i diretti interessati delle varie emergenze abruzzesi per trovare una soluzione davvero efficace ai problemi – ha sottolineato – è necessario inoltre riorganizzare il comparto umano, formare gli operatori del turismo e del commercio all’accoglienza e promuovere la sinergia già fortissima che esiste tra turismo e agricoltura”.