LANCIANO. E’ stato arrestato dai Carabinieri per omissione di soccorso, Roberto Lemma, 44 anni, di Sant’Eusanio del Sangro, per essere fuggito dopo aver travolto e investito con l’auto un ragazzo di 20 anni di origini albanesi.
Il ragazzo era fermo sul ciglio della strada che da Castel Frentano porta a Guardiagrele in attesa che alcuni colleghi lo prelevassero per accompagnarlo sul posto di lavoro. Erano le 6,50 quando una Fiat Tempra verde a folle velocità ha effettuato un sorpasso in curva prendendo in pieno il ragazzo che ora combatte tenacemente tra la vita e la morte nell’ospedale di San Giovanni Rotondo, dove è stato elitrasportato a seguito di un disperato intervento tentato nell’ospedale Renzetti di Lanciano.
Il Lemma, una volta sorpassata un’auto e impattato contro il ragazzo, ha continuato imperterrito la sua marcia sotto gli occhi atterriti dell’uomo che aveva appena superato e che si è subito fermato a prestare soccorso.
L'investitore, invece, resosi conto di quanto accaduto, sempre a velocità sostenuta, ha effettuato un'inversione ad "U", abbassato il finestrino e, rivolgendosi all'uomo che stava tentando di prestare soccorso al ragazzo, gli ha soltanto detto di chiamare il 118 prima di scappare via e far perdere le proprie tracce.
Immediatamente intervenuto sul posto, il personale del 118 ha compreso fin da subito che le condizioni del ragazzo, seppur cosciente, erano disperate ed è stato subito allestito il trasporto verso l’ospedale di Lanciano. Una volta appreso il complesso quadro pluricontusivo del giovane, si è reso tuttavia necessario il trasporto in eliambulanza fino a San Giovanni Rotondo, dove le sue condizioni sono andate via via aggravandosi.
Sul posto, entro pochissimi minuti dall'impatto, sono intervenuti anche i carabinieri della Stazione di Castel Frentano, collaborati da quelli della compagnia radiomobile che, sentita la descrizione del testimone, hanno immediatamente compreso chi fosse il pirata e si sono posti sulle sue tracce.
L'uomo, intanto, informato dal suo datore di lavoro del fatto che i carabinieri lo stavano cercando, si è recato in caserma accompagnato da suo fratello con un'altra automobile, intimando a quest’ultimo di riferire ai carabinieri che l'impatto era avvenuto con quell’auto e non con la Tempra. Da successivi accertamenti, infatti, è risultato che l'auto con cui il ragazzo era stato investito è totalmente sprovvista di assicurazione, nonché di revisione.
Rinvenuta la Tempra, sul fanale anteriore destro sono apparse ben visibili le tracce dell'impatto, con macchie di sangue e frammenti di cuoio capelluto della povera vittima, il cui referto riferisce un complesso politrauma che ha riguardato cranio, costole e arti.
Lemma, non è nuovo a incidenti stradali: alcuni anni fa aveva infatti investito un uomo con la mietitrebbia facendo retromarcia. Il povero sventurato era successivamente morto, per cui il Lemma era stato condannato per omicidio colposo.
Il Lemma è al momento trattenuto presso la camera di sicurezza della Compagnia di Lanciano, su disposizione del magistrato di turno, dott. Ruggiero Dicuonzo della locale Procura, in attesa della direttissima che si terrà nella mattinata di domani.