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Tentata truffa su Facebook, denunciato un uomo del bresciano

Sfrutta il dolore dei malati di cancro per un viaggio della speranza alla ricerca di un farmaco

La Redazione
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LANCIANO. Aveva tentato di sfruttare il dolore di un figlio nei confronti del padre gravemente malato di tumore architettando una truffa tramite il social network Facebook. E' stato così denunciato ai carabinieri G.B., residente nel bresciano e senza fissa dimora che, dopo gli accertamenti degli uomini dell'arma è risultato dedito a truffa e all'utilizzo della rete per scopi illeciti. Al centro della vicenda l'Escozul, una sorta di farmaco proveniente dal veleno estratto dallo scorpione utilizzato dai malati terminali di cancro, ma senza alcun fondamento scientifico e spesso l'ultima spiaggia da tentare per le famiglie disperate. L'Escozul si produce solo a Cuba dove la Labiofam, la ditta produttrice, lo distribuisce gratuitamente a chiunque fornisca la documentazione relativa ad un malato di cancro in stato avanzato. In questo contesto si insedia la truffa di G.B. che aveva utilizzato il popolare social network per costruirsi un'identità fasulla di tutto rispetto e per agganciare le sue vittime sotto falso nome. Nella trama intessuta dall'uomo cade un ragazzo di Lanciano che aveva avviato le trattative con G.B. per venire in possesso del farmaco. Il denunciato avrebbe dovuto recarsi a Cuba e procurarsi l'Escozul dietro lauto compenso del giovane. Al momento in cui G.B. fornisce le coordinate bancarie il ragazzo lancianese si rende tuttavia conto che all'uomo contattato su Facebook non corrispondeva nè il nome fornito per la transazione bancaria nè quello per la comunicazione via mail dell'avvenuto pagamento. Il ragazzo ha dunque deciso di rivolgersi ai carabinieri e a presentare denuncia contro il sedicente benefattore.
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