Venerdì 11 ottobre si è svolta a Lanciano “La notte dei Ricercatori”, un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea che coinvolge molti ricercatori ed istituti di ricerca presenti in tutti i paesi europei. L’obiettivo è quello di finanziare ogni anno 100 ricercatori e di promuovere la cultura scientifica in contesti informali e stimolanti. L’Abruzzo ha deciso di raccogliere questa sfida. La sfida di un territorio che non vuole rimanere indietro ma intraprendere un viaggio non solo nella notte dei ricercatori ma “oltre la notte” per dare, soprattutto ai giovani, un’idea di futuro. Un viaggio che è appena cominciato. L’iniziativa, in cui spettacoli e degustazioni hanno fatto da intermezzo, è stata accolta nella location della Lanciano sotterranea e del Teatro Fenaroli, alla presenza delle autorità e del sindaco, dottor Mario Pupillo. Il “Non convegno” ha avuto come “non moderatore” il vicedirettore de Il Sole 24 ore Alberto Orioli che ha saputo fornire, insieme a personalità di eccellenza del nostro paese, contributi stimolanti e nutrienti. Gli interventi sono stati a cura di Fabrizio Barca, economista, già ministro della Coesione territoriale; Eugenio Coccia, direttore Gran Sasso Science Institute; Luciano D’Amico, rettore Università degli Studi di Teramo; Michele Salvati, economista, docente Università Statale di Milano; Pierluigi Zappacosta, fondatore Logitech, imprenditore Silicon Valley e, in video, Salvatore Rossi, direttore generale della Banca d’Italia. I numerosi spettatori che hanno raccolto l’invito a partecipare a questa serata, hanno ragionato insieme a loro sull’importanza di investire in innovazione e ricerca per creare sviluppo e occupazione. L’Abruzzo, come molte regioni d’Italia, esporta molti talenti all’estero e ne importa pochi dai paesi stranieri. I giovani talentuosi affermano che la nostra regione non è attrattiva, non è in grado di offrire lavoro ad un numero sufficiente di giovani competenti. Così, il rischio è che la nostra comunità invecchi e che smarrisca il dinamismo economico e sociale. Per scongiurare il peggio, si può pensare di iniziare un percorso di rinascita dalla crisi economica guardando il nostro paesaggio, attivando le risorse disponibili e lavorando in rete. Il motore economico di un paese deve fondarsi su un “semplice” paradigma: farsi venire un’idea, creare un’impresa ed ottenere un finanziamento. Saremo in grado di lanciare un Patto per la Ricerca in Abruzzo? La responsabilità appartiene a tutti noi. Il Comune di Lanciano ha ospitato un’iniziativa davvero lodevole che, però, per i prossimi appuntamenti meriterebbe una maggiore attenzione a livello organizzativo.