LANCIANO. Piovono smentite sulla presa di posizione della lista civica Uniti per Lanciano di uscire dalla maggioranza di Mario Pupillo. Una scelta, quella dell'appoggio esterno del consigliere eletto Alex Caporale, che di fatto ha scatenato diverse reazioni contrarie.
Prime fra tutte quelle interne proprio alla stessa lista civica. Nicola Pasquini, Fausto Di Toro, Amira Khamis, Antonella Franceschini, Lucia Tucci, William La Caprara e Dora Pia Papa, candidati sotto il simbolo di Uniti per Lanciano, fanno sapere di "non condividere la posizione espressa dai segretari di partito Emilia Paolini (Socialismo 2000), Giuseppe D'Ortona (Comunisti Italiani), Alex Caporale (Verdi) e Pierluigi Vinciguerra (Nuova Lanciano Unita)". "Ci dissociamo dalla scelta di uscire dalla maggioranza - dichiara per tutti Nicola Paquini - non siamo mai stati consultati su questa decisione ma, al contrario, abbiamo sempre appoggiato Mario Pupillo sia al primo turno che al ballottaggio". "Non avevamo espresso nessun impegno nè ambizione a qualche carica - continua Pasquini - e appoggiamo completamente la scelta dell'assessorato a Marcello D'Ovidio".
Sulla questione interviene anche Davide Labbrozzi, ex dirigente di Rifondazione Comunista, fondatore del Partito dei Coministi Italiani a Lanciano, di cui è stato segretario per cinque anni, e attuale segretario provinciale Fiom-Cgil: "Ignorare la gioia che la vittoria di Mario Pupillo ha generato in città e le tante aspettative che la gente comune ripone in questa grande coalizione per dare alla luce in uno stato generale che è ancora embrionale, una critica così cieca, così di parte, così povera di contenuti politici è a dir poco raccapricciante".
"Le critiche rivolte a Mario Pupillo - scrive Labbrozzi in una lettera aperta - persona integra moralmente, la cui integrità viene riconosciuta anche da chi non ha votato il centrosinistra, rappresenta una delle pagine più tristi della storia politica di questa città che la sinistra abbia mai scritto. Non credo sia giusto sostenere che la lista civica Uniti per Lanciano sia stata ignorata. Quando la gestione degli assessorati è così complessa e quando in giunta entra un signore che si chiama Marcello D'Ovidio, da sempre vicino alle battaglie della sinistra e ai nostri partiti non puoi non sentirti rappresentato. Questa incapacità di fare squadra e di contare fino a tre prima di agire non può trovare riscontro tra gli uomini intellettualmente sani".
Anche Piero Cotellessa, socialista e consigliere eletto nelle liste di Sel, ribadisce il suo appoggio a Pupillo: "Non ho mai chiesto di fare l'assessore né a SEL, né al PSI, né tanto meno a Mario Pupillo tanto da aver rifiutato, più volte, l'inserimento del mio nome tra coloro che dovevano essere proposti al sindaco Pupillo come possibili assessori - scrive Cotellessa in una nota - ho condiviso invece la scelta di proporre il nome di Marcello D'Ovidio come possibile assessore al sindaco Pupillo ed esprimo la piena fiducia nei confronti del sindaco Mario Pupillo e dell'assessore D'Ovidio".