LANCIANO. Apertura di una sede del Pdl che funga da punto di aggregazione, di incontro con i cittadini e gli iscritti. Maggiore spazio ai giovani, alla comunicazione e una opposizione costruttiva in consiglio comunale. Sono i punti dai quali il Pdl ha deciso di ripartire per risorgere dopo la sconfitta alle amministrative di dieci giorni fa e dopo aver guidato la città per 18 anni.
Decisioni prese nella riunione cittadina del partito fatta venerdì sera nella sala dell'hotel Anxanum. Un faccia a faccia duro, un confronto serrato che però non si è concluso con dimissioni o espulsioni dal partito, almeno per il momento.
"E' stato un confronto serrato ma leale" commenta il coordinatore cittadino del Pdl Filippo Paolini "in cui sono emerse le criticità , le lacerazioni che hanno portato alla sconfitta di Bozza, il migliore candidato che potessimo presentare". "A pesare sulla sconfitta è stato il ritardo nella candidatura dell'ex assessore alle finanze" sottolinea Paolini "la decisione è arrivata solo a marzo, per divisioni interne al partito dove erano emerse 6-7 candidature, mentre Valente era già candidato da un anno e Pupillo da novembre. Poi hanno pesato i personalismi anziché il gioco di squadra e lo scarso impegno nella campagna elettorale perché abbiamo peccato di presunzione, pensando di vincere senza sforzo perché Lanciano era la roccaforte del centrodestra".
E lo è ancora, secondo l'ex sindaco che sciorina i dati a sostegno della sua tesi: il Pdl che, al 19%, è il primo partito cittadino, i primi 5 eletti del partito sono assessori uscenti e il candidato più votato in assoluto è l'ex vice sindaco Paolo Bomba (682 voti). "Non è stata una resa dei conti" rimarca il vice coordinatore cittadino Fabrizio Bomba "ma una riunione in cui si è deciso di ripartire, in attesa poi di indicazioni dai vertici nazionali, come il segretario Angiolino Alfano, e dei congressi". Uno dei primi impegni, sottolinea Bomba è "l'apertura di una sede del Pdl che funga da punto di aggregazione, di incontro con i cittadini, gli iscritti e i consiglieri che potranno discutere apertamente dei programmi e delle idee da portare in consiglio comunale. Si riparte dai ragazzi, da una migliore comunicazione e da un'opposizione costruttiva".
Il tutto in attesa del ricorso al Tar, già messo nero su bianco dai legali e pronto ad essere inviato per rivedere la composizione del consiglio comunale che vede 14 seggi alla maggioranza e 10 all'opposizione di centrodestra.