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Referendum del 12 e 13 giugno: appello delle donne del Pd

"Il referendum è l'espressione massima della democrazia"

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LANCIANO. "Quattro sì per dire no alla creazione di centrali nucleari, no alla gestione privata dell'acqua , no ad un uso della legge ad personam". Sono le donne del Pd a spiegare le ragioni per rispondere "Sì" ai 4 quesiti referendari dedicati alla gestione del servizio idrico, al nucleare e al legittimo impedimento e a chiedere ai cittadini frentani di recarsi alle urne, domenica e lunedì, per votare. "Il referendum è l'espressione massima della democrazia" spiega Rossella Saltarella coordinatrice delle donne del Pd di Lanciano "dà voce ai cittadini, che, negli ultimi anni, però hanno mostrato una sorta di "disaffezione" verso questo strumento, tanto che è sempre più difficile raggiungere il quorum". Perché il referendum sia valido deve votare il 50 per cento più uno degli aventi diritto al voto, una cifra "notevole" se si pensa alla diminuzione costante dell'affluenza alle urne nelle consultazioni elettorali. "Questa volta è diverso" sottolinea Chiara Zappalorto vice segretaria provinciale Pd "perché sono temi che toccano la vita dei cittadini. Incidono sul futuro di intere generazioni che non devono fare i conti con centrali nucleari obsolete, devono disporre di acqua pubblica e contare su una giustizia che è uguale per tutti". Venerdì sera, nella festa del Pd nel quartiere Santa Rita, i membri del partito saranno impegnati a spiegare ai cittadini i quesiti referendari e le ragioni del "Sì".
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