Torna di attualità la vicenda delle concessioni balneari e della loro destinazione. La normativa europea, con la Direttiva Bolkestein, impone che ci siano bandi di gara europea per la loro assegnazione. Una scelta contestata dalle associazioni dei balneatori e anche da diverse istituzioni locali.
Il presidente dell’Autorità Garante della concorrenza e del mercato Roberto Rustichelli ha inviato una diffida a 19 comuni della costa abruzzese: entro il 15 maggio l’iter per la messa all’asta deve essere avviato. Un termine perentorio a cui Rustichelli sottolinea non sarà possibile derogare con proroghe temporanee. E azzera anche le proroghe che erano state concesse da alcuni comuni fino alla fine di quest’anno. «La proroga in favore dei precedenti concessionari disposta dai Comuni - viola le norme in quanto – elusiva della scadenza al 31 dicembre 2023» si legge nella missiva. In quanto impediscono o comunque ritardano l’apertura al mercato e l’applicazione della normativa comunitaria.
Il presidente regionale del Sindacato Italiano Balneatori Riccardo Padovano è tornato a chiedere un intervento del governo. La proposta è di approvare un decreto che riformi la legge sul demanio, ormai più che trentennale, prevedendo una gestione pluriennale delle concessioni e un adeguamento dei canoni.