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Fronteggiare il passaggio all'elettrico, primi confronti per l'ex Sevel

L'argomento Fca Italy di Atessa al centro di un incontro al Ministero dello Sviluppo economico

redazione
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Temi riguardanti l'ex Sevel, oggi Fca Italy, insediamento industriale di Atessa, in Val di Sangro, al centro dell'attenzione nell'incontro, presso la sede del Ministero dello Sviluppo economico tra il ministro Adolfo Urso, rappresentanti del gruppo Stellantis e delle organizzazioni sindacali. 

"L'azienda oltre ad aver chiesto finanziamenti non è entrata nello specifico del piano industriale - dice Alfredo Fegatelli, segretario provinciale della Fiom Cgil di Chieti - Rispetto a Sevel, pur dichiarando la centralità dello stabilimento, non hanno fatto riferimento a investimenti o a nuovi modelli. Hanno parlato dell'accordo con Toyota senza quantificare di quanti furgoni parliamo e i volumi che questo accordo produrrà, tanto meno se le produzioni eventualmente previste saranno destinate anche allo stabilimento di Gliwice, mai menzionato nella discussione da parte dell'azienda. 

Nella discussione è emersa l'intenzione dell'azienda di proseguire con il processo di internalizzazione delle attività, questa attività metterà ulteriormente in difficoltà le aziende dell'indotto. Durante l'incontro è arrivata la notizia della fermata dello stabilimento di Atessa Sevel, dimostrando di nuovo la non capacità di programmazione da parte del gruppo. Questa situazione si ripercuote negativamente sulle aziende dell'indotto e clienti".

Quanto alla Uilm, il segretario generale Rocco Palombella e quello nazionale Gianluca Ficco sostengono: "Spendere bene le risorse e avere un confronto continuativo per fronteggiare il passaggio all'elettrico. Ad Atessa si conferma la piattaforma del Ducato, che si gioverà anche degli accordi con Opel e con Toyota. A Stellantis chiediamo di procedere con tutti i lanci programmati fino alla completa saturazione delle fabbriche".

Fonte Ansa

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