C’è anche l’università “Gabriele D’Annunzio” di Chieti – Pescara tra i promotori di un progetto storico che ha preso il via proprio in occasione della COP 27 in Indonesia.
È stata installata una webcam, sul monte Kala Pathar nella catena Himalaya ad un’altezza di 5675 metri, con rivolta verso il monte Everest dalla quale dista solo 10 km in linea d’aria. Si tratta della webcam fissata nel luogo più alto dell’intero globo.
Ad attivare il dispositivo è stata l’Organizzazione EVK2Minoprio dopo l’installazione effettuata per la prima volta dagli scienziati italiani nell’ambito del progetto EvK2CNR / NAST Pyramid Laboratory Observatory EvK2.
L’iniziativa è stata promossa e gestita da EvK2Minoprio in collaborazione con la Nepal Academy of Science and Technology (NAST) e un gruppo di Università italiane, tra cui L’università statale di Milano, la D’Annunzio di Chieti, le Università degli studi di Cagliari e Brescia.
Il progetto ha l’obiettivo di “raccogliere informazioni – si legge sul sito del progetto mountaingenius.org - e dati scientifici sui cambiamenti climatici, in particolare per quanto riguarda la fisica e la chimica dell’atmosfera, lo studio dell’evoluzione dei ghiacciai, dell’acqua e dei fenomeni correlati, della salute umana, della vegetazione e della fauna nella regione dell’Everest, della ricerca relativa alla sismica, alla geologia e alla geofisica.”
Il posizionamento della webcam, dal nome “EWC Everest Web Cam”, è stata un’operazione particolarmente complessa poiché è fissata in un’ambiente con fenomeni atmosferici estremi.
Le immagini, provenienti da Kala Pattar, vengono inviate minuto dopo minuto ai computer del Pyramid Laboratory Observatory EvK2 dove il segnale internet arriva grazie ad una serie di ripetitori posizionati nel villaggio di Namche Bazar.