Contagi in crescita anche in provincia di Chieti, la Asl allunga l’apertura dei drive-in. In considerazione della maggiore richiesta di tamponi registrata in questi giorni, il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael, ha disposto una nuova programmazione che prevede l’estensione dell’attività a sei giorni alla settimana nelle postazioni delle città più grandi.
Questi i nuovi orari:
- drive-in Chieti dal lunedì al sabato dalle ore 9.00 alle 13.30
- drive-in Lanciano dal lunedì al sabato dalle ore 9.00 alle 13.30
- drive-in Vasto dal lunedì al sabato dalle ore 9.00 alle 13.30
- drive-in Ortona martedì e giovedì dalle ore 9.00 alle 13.30
- drive-in Gissi martedì dalle ore 9.00 alle 13.30
Si tratta di un provvedimento finalizzato ad agevolare l’attività di testing, anche in riferimento agli alunni e al personale delle scuole, dove i contagi si stanno sviluppando in modo importante nelle ultime settimane, visto che attualmente i casi attivi tra 0 e 18 anni sono 154 e hanno determinato la scorsa settimana la prescrizione di 750 tamponi da parte del dipartimento di prevenzione, diretto da Giuseppe Torzi.
Attualmente, a fronte di un caso positivo in ambito scolastico, le persone che sono state a contatto nelle 48 ore precedenti l’accertamento sono sottoposte a un doppio tampone, il primo subito e il secondo cinque giorni dopo. La continuità delle lezioni viene ripristinata già all’esito negativo del primo tampone e a sanificazione degli ambienti avvenuta.
Intanto sul fronte dei ricoveri si registra l’ingresso di due ottantenni non vaccinati di Chieti nella clinica di malattie infettive dell'ospedale “SS. Annunziata”, episodio che riporta in primo piano il rischio elevato che corrono le persone, specialmente anziane, che non hanno ricevuto alcuna dose.
«Desta sconcerto questo ricovero - sottolinea il direttore generale della Asl, Thomas Schael - perché sapere che dopo tutte le iniziative portate avanti a supporto della campagna vaccinale, e con due centri vaccinali aperti nel capoluogo, due anziani si siano ritrovati senza copertura vaccinale e sono finiti in ospedale. Non posso fare a meno di chiedermi il perché e come sia potuto accadere, visto che siamo riusciti in tutto il territorio a dare una copertura altissima con il vaccino agli over 80. Al di là della necessità assoluta di ricevere la terza dose per tutti gli ultra 40enni, è di importanza vitale che i non vaccinati si decidano, perché non c’è più tempo da perdere. I contagi in aumento anche nel nostro territorio ci dicono con chiarezza che la quarta ondata è dietro l’angolo e dobbiamo attivarci per contrastarla, anche con il contributo irrinunciabile dei medici di medicina generale».