LANCIANO. Un abbraccio e poi uno scroscio di applausi. L'immagine che Mario Pupillo, Donato Di Fonzo e Pino Valente hanno consegnato oggi ad una folla di sostenitori e cittadini in una sala di Palazzo degli Studi piena fino all'orlo, sintetizza uno dei momenti più emozionanti di questa tornata elettorale. L'apparentameno tra le liste civiche e la coalizione di centrosinistra è ora realtà .
Alla città i tre protagonisti di un patto storico lo hanno annunciato oggi in una conferenza stampa fiume e piena di pathos: si corre insieme, partiti a parte. Palpabile l'emozione, un pò per il percorso doloroso e sofferto del candidato sindaco Donato Di Fonzo, un po' per le speranze dell'elettorato che, nel 25% delle civiche e nel 34% della coalizione Pupillo, aveva comunque dimostrato una volontà di cambiamento con la vecchia amministrazione.
"Ricambieremo l'affetto ricevuto in questi giorni con una vittoria - esordisce emozionato Mario Pupillo - oggi in Comune ho messo la firma su una giornata storica: questo apparentamento è stato meditato, ma naturale".
"Ci hanno definito un'armata Brancaleone - continua Pupillo - noi però lo dobbiamo ancora dimostrare, il centrodestra lo ha già dimostrato in 18 anni: ce ne diano 5 per sconfessarli".
"C'è aria nuova, di cambiamento - grida Pino Valente dal microfono - siamo persone perbene che si mettono insieme non contro qualcosa, ma per il bene di questa città . Crediamo in un progetto e abbiamo condiviso un programma con Mario Pupillo, adesso faremo tornare Lanciano al centro del comprensorio e ci riprenderemo la Asl".
Il momento più emozionante arriva con Donato Di Fonzo, visibilmente provato dalla tensione accumulata in giorni di trattative con il centrodestra a cui comunque l'ex assessore regionale di Forza Italia ha voluto sbattere la porta in faccia, fino all'ultimo colloquio con i vertici del Pdl, a poche ore dalla decisione di apparentarsi con Pupillo.
Su Di Fonzo, ex presidente di Lancianofiera esonerato proprio dall'ex sindaco Filippo Paolini (Pdl), pesa lo strappo con l'attuale centrodestra locale e l'incognita della risposta del suo elettorato che mal potrebbe digerire l'alleanza con i partiti della sinistra. A scanso di equivoci, tuttavia Di Fonzo dichiara subito: "Il cuore batte forte: per questa città , per Mario che è una persona perbene e per tutti voi. Sono partito con un'idea di cambiamento e non torno indietro perchè ci credo". Poi, man mano che il tono della voce sale, l'emozione la fa da padrona, facendo spuntare alcune lacrime e incrinandogli la voce: "Possono farmi di tutto, tutto - sottolinea quasi tra le lacrime - ma non mi tiro e non mi tirerò mai indietro. Non tradirò mai Mario, sono leale e l'ho dimostrato".
La folla a questo punto esplode in un applauso e in una standing ovation. I tre candidati sono tutti in piedi, si abbracciano. Più di qualcuno nel pubblico non nasconde le lacrime. Il patto di ferro è siglato.