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Addio a Gennaro Spinelli, testimone del Samudaripen

E' stato memoria dello sterminio dei popoli Rom e Sinti perpetrato dal nazifascismo

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Lanciano piange la morte di Gennaro Spinelli, 83 anni, padre del musicista Alexian Santino Spinelli. Il Covid-19, purtroppo, non l'ha risparmiato.

Era uno degli ultimi testimoni del Samudaripen, lo sterminio dei popoli Rom e Sinti ad opera dei nazifascisti.

All'età di 6 anni, venne trasferito in un campo di concentramento a Bari e in vita ha potuto dare più volte testimonianza delle crudeltà inflitte al suo popolo. Orrori che sono anche riportati in un documentario che narra proprio di questo sterminio.

Il 5 ottobre del 2018 partecipò a Lanciano all'inaugurazione del Monumento al Samudaripen, la statua scolpita in pietra della Majella che si trova nel Parco della Memoria, ricordando l'olocausto di mezzo milione di Rom e Sinti oltre quello ebraico.

Era un grande appassionato di musica, amore che ha trasmesso al figlio Santino in particolare.

Numerose le manifestazioni di cordoglio giunte alla famiglia.

I funerali si tengono oggi nella Cattedrale della Madonna del Ponte, nel rispetto delle norme anti-Covid.

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