LANCIANO – La solidarietà è giunta a destinazione, sono stati i volontari della Protezione Civile – Vigili in Congedo, i Volontari di San Filippo Neri e l’Associazione Nazionale Alpini (ANA) a portare nelle mani dei volontari che gestiscono i campi di Amatrice e di Arquata del Tronto, tutto quello che nei giorni immediatamente successivi al terremoto i tanti cittadini di Lanciano hanno donato per le popolazioni colpite dal terremoto nella raccolta istituita nel Polo della Protezione Civile.
Sabato mattina, 3 settembre, sono partiti prestissimo con il furgone pieno, insieme a loro anche l’Assessore alle Politiche Sociali Dora Bendotti e il vice sindaco Pino Valente.
Tanti i quaderni, libri ma anche album da disegno con colori e pastelli, giocattoli di tutti i tipi, materiale che servirà ora per i bambini ma anche quando, nell’ottica di un progetto a lungo termine, si potrà partecipare alla costruzione di strutture scolastiche e centri di aggregazione. Un modo per essere vicini alle popolazioni anche dopo, quando inevitabilmente i riflettori si spegneranno a poco a poco.
“La raccolta nel Polo della Protezione Civile in pochi giorni è andata benissimo - ci racconta Nicola Cotellessa dell'ANA - tanta è stata la solidarietà e tanti hanno contribuito consegnando materiale rigorosamente nuovo".
“Dall’inizio ci siamo coordinati per la raccolta portando solo il materiale ludico e didattico - il racconto di Pasquale Giovannelli del gruppo di Protezione Civile dei Volontari San Filippo Neri – il materiale è stato depositato nel magazzino di smistamento dove vengono organizzati gli aiuti. Insieme a tutta la rappresentanza abbiamo incontrato il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, ci risentiremo nelle prossime settimana per un progetto che possa dare un supporto durante la ricostruzione, come espresso già anche dall’amministrazione comunale di Lanciano”.
Amatrice, come ci hanno confermato i volontari giunti sul posto, è distrutta, Arquata del Tronto e Accumuli, i piccoli centri che hanno subito le più gravi conseguenze dopo il sisma, piccoli territori, piccoli paesi che hanno perso completamente la propria identità, situazioni in cui la ricostruzione assume un carattere diverso rispetto a quanto invece è stato fatto nel caso dei precedenti terremoti.
Si guarda al futuro, tra le ipotesi anche quella di trasferire gli abitanti, ma in ogni caso le giornate continuano a scorrere per i terremotati, insieme al grande lavoro dei volontari e del personale di soccorso che ha fatto e sta facendo ancora moltissimo.
Positiva è stata la solidarietà che gli italiani hanno dimostrato e grazie alla quale sono pieni i magazzini in cui si concentra il materiale da utilizzare nei campi di accoglienza, tante le cifre delle donazioni che continuano ad arrivare ogni giorno.