È stato presentato ieri pomeriggio presso la sala convegni dell’ex Casa di Conversazione il libro “Immagini dal Silenzio: Storia, monumenti e architetture del Cimitero di Lanciano” dell’architetto frentano Vittorio Renzetti.
Il volume, unico nel suo genere, nasce dall’esigenza di far conoscere ad un pubblico più vasto lo straordinario, ma quasi del tutto sconosciuto, patrimonio storico, artistico, ed architettonico presente all’interno del cimitero monumentale di Lanciano. Diversi sono stati infatti nel tempo, gli architetti, gli scultori ed i maestri che qui si sono confrontati dando vita ad autentiche opere d’arte.
Oltre all’autore erano presenti Serena Sanseviero docente di Urbanistica presso l’università di Chieti, Evandro Tascione ex assessore della giunta Pupillo e l’editore Giuseppe De Pasqua fondatore della neonata “Associazione Gutemberg”, nuovo sodalizio culturale cittadino che ha organizzato e patrocinato l’evento.
Dallo studio di Renzetti viene fuori non solo la storia del luogo sacro, tra i maggiori di quelli nati in Abruzzo dopo l’editto di Saint Cloud del 1804, ma anche e soprattutto quella della città. Il libro edito dalle Edizioni Tabula è corredato da un ampio apparato descrittivo ed iconografico, con importanti ed inediti documenti d’archivio che, come ribadito da Serena Sanseviero nella sua relazione, “vuole porsi sulla scia delle moderne guide culturali, cercando di promuovere ed al tempo stesso valorizzare questo particolare intreccio tra storia e memoria rappresentato dall’arte funeraria.”
La pubblicazione oltre a ripercorrere le vicende costruttive del Cimitero di Lanciano e della sua evoluzione fino ai nostri giorni, vuole condurre il lettore ad una riflessione sui temi della Vita e della Morte da sempre presenti nelle civiltà che in ogni grado hanno manifestato la natura delle proprie credenze nel rapporto e nel modo in cui esse hanno trattato il proprio rapporto con i defunti e l’Aldilà.
La nascita dei moderni camposanti extraurbani, per come li conosciamo noi, ha ispirato anche nella letteratura e nella poetica neoclassica un’ampia riflessione sul significato dell’agire umano che soprattutto nell’opera di Ugo Foscolo ha dato valore al culto e alla memoria degli uomini in contrapposizione alle credenze ed alle superstizioni che nel Medioevo, facevano guardare con timore e paura al culto dei morti.