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Nasce il Cine Studio, spazio per rassegne e retrospettive d'autore

Il sistema di proiezione è ospitato all'interno del Teatro Studio di Santa Maria dei Mesi

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LANCIANO. Il Teatro Studio diventa cinema. È stato inaugurato oggi il nuovo sistema professionale di proiezione del secondo teatro della città. Alla presentazione sono intervenuti il sindaco Mario Pupillo, l’assessore alla cultura e vicesindaco Pino Valente e il direttore artistico del Teatro Studio Stefano Angelucci Marino. Già dalla sua nascita, nel 2006, il Teatro Studio di Santa Maria dei Mesi, costruito alle porte della città grazie all’impegno di un gruppo di privati appassionati di teatro, aveva rappresentato una scommessa. L’idea era quella di fornire un altro contenitore artistico rispetto al canonico e istituzionale Teatro Fenaroli. Ne è nata una struttura da 110 posti che ha ospitato negli anni ricche stagioni teatrali, corsi di teatro e di dizione e piccole e grandi compagnie. Oggi la struttura affronta una nuova sfida, quella del cinema. “Non vogliamo essere un cinema che faccia concorrenza alle altre sale del comprensorio – specifica subito Angelucci Marino – il Cine Studio è un cineforum, uno spazio aperto a rassegne, cinema d’autore e retrospettive. Come per il Teatro Studio alla cui creazione abbiamo seguito il motto “vedere e fare teatro” anche con il proiettore saremo in grado di “vedere e fare cinema”. Il riferimento è al corso di cinema che partirà ad ottobre e che si svilupperà in due tipi di lezioni, acting e directing per chi vorrà imparare a stare dietro o davanti una macchina da presa. La programmazione potrebbe partire già da settembre con spettacoli e rassegne che riproporranno le pellicole più belle che hanno fatto grande la storia del cinema. Il sistema professionale di proiezione si compone di un maxi schermo di 20 metri quadri e di un videoproiettore con una luminosità professionale da 4.500 ansilumen, circa quattro volte in più di un normale proiettore. “Il cinema era un punto scoperto della nostra città – sottolinea il sindaco – già dalla campagna elettorale ci siamo interessati ad acquisire uno spazio per cineforum, ci ha pensato un privato, che ha saputo negli anni intessere una rete importantissima di rapporti culturali. Quello dell’arte è un aspetto per noi fondamentale in tempo di crisi: dove manca liquidità bisogna supplire con la creatività”.
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