Emergenza cinghiali, il sindaco di Treglio contro la Regione

"Quello che sta succedendo è dovuto all'immobilismo e all'inconcretezza della Regione Abruzzo, sfuggente e sorda"

Comune di Treglio
30/09/2017
Attualità
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“Stanchi di raccogliere denunce e paure di cittadini aggrediti dai cinghiali. O che magari sono rimasti feriti nei più disparati incidenti. Quello che sta succedendo è dovuto all'immobilismo e all'inconcretezza della Regione Abruzzo, sfuggente e sorda”.

E' su tutte le furie il sindaco di Treglio, Massimiliano Berghella, dopo l'ultimo episodio, con protagonista un cinghiale da un quintale, che si è verificato l'altro ieri sera a Treglio.

Un meccanico del posto, di 41 anni, di ritorno a casa, all'ora di cena, è stato travolto da un cinghiale appena dopo essere sceso dall'auto, all'interno del recinto della propria abitazione. E' stato scaraventato a terra ed è finito in ospedale: adesso ha una gamba ingessata per problemi al ginocchio, e contusioni a spalla e polso. La prognosi è, al momento, di 15 giorni.

“Ho ricevuto lui e la moglie in Comune – dice Berghella – e sono terrorizzati. Anche perché hanno un bimbo di 2 anni, che avrebbe potuto trovarsi nel giardino. E' inaudito – commenta Berghella -. La Regione ha ignorato e sta ignorando da tempo i problemi sollevati dai sindaci: quello della devastazione delle  colture e quello dell'emergenza incidenti stradali, e non solo, creata dai cinghiali, che sono in sovrannumero e che ormai stanno invadendo ogni angolo di territorio. Ci sono stati riunioni in Prefettura, in Provincia, in Regione sulla questione. La Regione ha promesso norme e risorse per combattere e arginare il fenomeno; ha promesso la modifica del Regolamento venatorio, ma non ha fatto alcunché. Eppure, a Rocca Pia, è morto un consigliere comunale di 38 anni; a Bomba è morta una mamma che stava tornando a casa dopo una notte passata in fabbrica a lavorare. La Regione – prosegue il sindaco di Treglio – sta mostrando trascuratezza e scarso rispetto verso i cittadini. Molti sindaci della provincia di Chieti – rammenta – dopo incontri e confronti, avevano emanato un'ordinanza di abbattimento, bocciata dalla Prefettura in quanto ritenuta “non urgente e contingibile”. E' vergognoso il comportamento della Regione, che ha assunto impegni e non li ha mantenuti”. 

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