TREGLIO - Il sansificio di Treglio fuma senza sosta, come documentano le foto scattate in questi giorni. Il Comune di Treglio ha inviato all'Arta (Agenzia regionale di tutela ambientale) la richiesta di controllare, con specifiche analisi e in maniera costante e regolare, fumi e odori sgradevoli emanati dal sansificio Vecere, dopo le lamentele dei cittadini.
L'attività del sansificio è ripartita da qualche settimana, per la campagna olearia 2016/2017, dopo aver ottenuto, lo scorso 7 ottobre, il nulla osta della Procura di Lanciano, pm Rosaria Vecchi. Perché l'impianto, assieme all'attigua centrale a biomasse, era stato posto sotto sequestro ed è "osservato speciale" essendo classificato come "industria insalubre di prima classe" e trovandosi a ridosso di campagne e di abitazioni. L'istanza di riattivazione, richiesta dalla proprietà, è stata concessa per la parte relativa alla caldaia denominata Buzzi 3 "che – spiega Berghella – è stata adeguata dopo l'intervento della magistratura. Ma, nonostante tutto, il 14 e il 21 dicembre 2015 ha sforato i limiti imposti dalla legge riguardo alle emissioni dei COV (Composti organici volatili, ossia inquinanti ambientali ). Di qui la richiesta all'Arta di tenere alta l'attenzione sulle emissioni".
Sulla questione sansificio, inoltre, non ci sarà la Conferenza dei servizi che avrebbe dovuto tenersi il 31 ottobre prossimo in Regione, che, per legge, è l'autorità competente al rilascio dell'Autorizzazione unica ambientale (Aua) richiesta dai Sansifici Vecere Srl per proseguire l'attività per altri 15 anni. In questo caso responsabile del procedimento amministrativo è il dirigente regionale Enzo Franco De Vincentiis. Nella prima seduta della Conferenza dei servizi, il 21 luglio scorso, erano presenti il Comune di Treglio e il movimento Nuovo Senso Civico, quale portatore d'interesse. Assenti, benché regolarmente convocati, la Sasi Spa per gli scarichi; l'Arta Abruzzo, l'Asl Lanciano Vasto Chieti; il Servizio di Gestione e qualità delle acque della Regione. Il Comune di Treglio aveva dato parere negativo per il problema delle emissioni in aria, per questioni igienico –sanitarie e di rispetto ambientale, per salvaguardare la salute pubblica. Secco no anche dalla Asl che aveva fatto recapitare il proprio parere di competenza , "non favorevole, considerato che non si conosce la qualità dell'aria della zona e che il sansificio può arrecare pericolo alla salute pubblica".
Nel frattempo il Comune di Treglio ha chiesto che il procedimento venga assoggettato a Vinca (Valutazione di incidenza ambientale) dato che il sansificio Vecere si trova a ridosso di un Sito di interesse comunitario (Sic), il "Fosso delle farfalle", e che quindi nella programmazione territoriale si deve tenere conto della valenza naturalistico-ambientale dei luoghi e che lo studio di impatto ambientale dovrà contenere anche gli elementi sulla compatibilità fra progetto e finalità conservative del sito.
"A tutto ciò – riprende Berghella – va aggiunto che il Comune ha chiesto l'avvio del procedimento di delocalizzazione dello stabilimento e che sta lavorando con il vice presidente della Regione Giovanni Lolli, e il sottosegretario alla Presidenza della Regione con delega all'Ambiente, Mario Mazzocca, per l'attivazione di un tavolo regionale che prenda in esame la faccenda. E torno a lanciare l'appello agli altri sindaci del territorio e alle istituzioni in genere affinché ci affianchino in questa battaglia".