Tribunale di Lanciano: dal Consiglio Comunale di Fossacesia la richiesta di rinviare la chiusura

Una mozione approvata all’unanimità per il “presidio di legalità e sicurezza sul territorio”

Redazione
22/10/2016
Attualità
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FOSSACESIA – Si torna a parlare delle sorti del Tribunale di Lanciano, per cui sarebbe prevista la chiusura nel corso del 2018.

Durante la seduta del Consiglio Comunale di Fossacesia è stata approvata all’unanimità una mozione con cui si chiede al Governo ed al Parlamento di prevedere, nel redigendo decreto c.d. “mille proroghe”, al rinvio della chiusura, “La prossima chiusura del Tribunale di Lanciano desta molta preoccupazione non solo negli operatori della giustizia ma anche nei cittadin i– si legge nel documento del Consiglio di Fossacesia  - per tutto ciò che ne consegue sia in termini di costi di accesso al servizio giustizia, sia in termini di sicurezza.”

 “Il 2018 si avvicina inesorabilmente e occorre assumere subito dei provvedimenti che differiscano la chiusura del Tribunale di Lanciano, altrimenti non si potrà fare più nulla. - spiega il vice Sindaco Sisti – La motivazione obiettiva che giustificherebbe una proroga della chiusura dei tribunali abruzzesi è l’impossibilità, allo stato, da parte dei Tribunali accorpanti di accogliere le sedi sopprimende per l’indisponibilità di edifici pubblici da destinare a tale funzione, senza dover sostenere ulteriori spese, altrimenti si depriverebbe di ogni significato la ragion d’essere sottesa alla riforma della geografia giudiziaria, c.d. spending review.”   

“Il Tribunale di Lanciano costituisce un importante presidio di legalità e di sicurezza sul territorio - dichiara il Sindaco Enrico Di Giuseppantonio - oltre che un esempio di efficienza e rapidità nella risposta giudiziaria. Il Tribunale di Lanciano infatti, in base ai dati ministeriali, è ai primi posti in Italia in quanto ad efficienza” . 

“Il c.d. decreto “mille proroghe” rappresenta l’opportunità normativa per inserire una norma che disponga la proroga della chiusura del Tribunale di Lanciano e degli altri presidi abruzzesi interessati dalla riforma della geografia giudiziaria – conclude Di Giuseppantonio – così da consentire ai Comuni interessati di elaborare una proposta credibile e concreta da sottoporre al Governo, che consenta di salvaguardare le esigenze di giustizia dei territori.”

 

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