Lanciano Decide, la campagna referendaria per il No

Lanciano Decide
17/10/2016
Attualità
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LANCIANO - La storia recente della nostra regione ci insegna che spesso e volentieri chi ci governa a Roma ha un modo di vedere il futuro della nostra regione molto differente dal nostro. Abbiamo rischiato la trivellazione della Costa dei Trabocchi, stiamo subendo le conseguenze di un progetto scellerato come l'elettrodotto Villanova-Gissi di Terna, stiamo continuando ad opporci ad un Inceneritore che vorrebbero piazzare a pochi metri dall'Oasi naturale di Serranella, e questo considerando il solo comprensorio di Lanciano.

Sono decine i progetti criminali dannosi per la salute, l'ambiente e l'economia che il Governo a Roma ha deciso di impiantare in Abruzzo. E' questo il modo in cui chi guida lo Stato vede il futuro della nostra Regione. La Riforma Costituzionale è un passaggio in questa direzione. Svuotare di competenze le Regioni e i Comuni, riducendoli a semplici cartelle esattoriali, significa togliere ai cittadini l'unico punto di riferimento istituzionale per esprimere e far pesare la propria opinione. E' la Costituzione a dare ai cittadini questi strumenti, e la stessa Costituzione nasce proprio seguendo il principio di dare voce e rappresentanza a tutti i cittadini dopo anni in cui questo principio era stato negato con la violenza.

LANCIANO DECIDE nasce proprio per tutelare questo principio, opporsi alla Riforma Renzi-Boschi significa pretendere una politica che tenga conto delle esigenze dei territori a partire da quelle dei cittadini. E' su questo che abbiamo costruito il nostro percorso, e continueremo a lavorare per coinvolgere quanti più cittadini possibili andando direttamente nei quartieri ad ascoltare le loro posizioni.

Ci sembra quindi paradossale che proprio gli amministratori locali, che sono direttamente impoveriti della loro funzione dalla Riforma, siano tra i primi sostenitori della Renzi-Boschi. E' accaduto a Lanciano pochi giorni fa, dove oltretutto è stato ancor più deludente visto il percorso condiviso sulle varie vertenze ambientali, ma è una situazione che si ripete in molti comuni amministrati dal PD. Dove sindaci, assessori e segretari vari, spesso anche con qualche imbarazzo, si ritrovano convinti esponenti del SI. Non è questa la direzione che vogliamo prendere nel territorio, è un sentimento diffuso, i 60mila di Ombrina ne sono un esempio evidente.  Vogliamo che a Lanciano, così come in tutto il resto del paese, la sovranità spetti al popolo, che deve essere l'unico a cui la politica deve rendere conto. E' la costituzione che si preoccupa di darci questo diritto e noi ci preoccuperemo di tutelarla dallo scempio che ne vogliono fare.

Questa Riforma è un attacco palese agli istituti della democrazia e della rappresentanza.
Il messaggio che il Governo vorrebbe far passare è quello del cambiamento, dello snellimento del processo politico, dell'innovazione, della stabilità e del risparmio, ma sono argomentazioni studiate per il marketing elettorale che restano in superficie e contribuiscono ad alimentare la confusione. Ci hanno abituato a ridurre la politica ad uno slogan, noi invece ai proclami preferiamo i contenuti.
Votare Si significa fornire ulteriori strumenti per rafforzare i poteri e i privilegi di una casta corrotta e autoreferenziale, significa eliminare completamente i cittadini dal dibattito politico, e per un centro di provincia come il nostro significa essere completamente alla mercè delle decisioni prese dall'alto a Roma. Noi non ci stiamo, e proprio dal punto di vista dei cittadini e dei territori ripartiremo per fermare questa deriva antidemocratica.

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