Divieti di balneazione poco chiari e assenti in alcuni tratti

La critica del Forum dei Movimenti per l'acqua dopo i sopralluoghi nelle località della costa

Francesca Stefano
08/07/2016
Associazioni
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Si torna a parlare di balneazione ed in particolare dei cartelli di divieto per informare i cittadini sui tratti di mare che risultano chiusi. Purtroppo anche in provincia di Chieti sono diversi i tratti che, già prima dell’inizio della stagione estiva, risultavano chiusi e sui quali era stato posto il divieto di balneazione, soprattutto nelle acque in prossimità della foce dei fiumi. A seguito dei controlli periodici sono stati aggiornati i dati che hanno portato alla definizione di una situazione in evoluzione, ma di fatto in alcuni tratti la qualità delle acque resta molto bassa e sono anni che la balneazione viene vietata.

A tal proposito il Forum Abruzzese dei Movimenti per l’acqua in questi giorni sta eseguendo una serie di sopralluoghi per verificare se ci sia una corretta informazione attraverso i cartelli di divieto, in modo da consentire ai bagnanti di capire dove risulta rischioso fare il bagno.

Fosso Cintioni a nord e sud, Ortona Lido Riccio e San Vito in prossimità della foce del fiume Feltrino, questi i tratti controllati negli ultimi giorni. Dai sopralluoghi si alza la voce del Forum dell’Acqua che sottolinea come i cartelli non siano molto chiari perché situati in luoghi di difficile visibilità e talvolta con informazioni lacunose sui tratti di applicazione del divieto.

“La comunicazione al pubblico è un principio di civiltà nonché un presidio di tutela della Salute pubblica" il secco commento del Forum, che trasmette anche un reportage fotografico a testimonianza di quanto segnalato.

La questione balneabilità in questi ultimi giorni ha sollevato non poche polemiche, dopo la denuncia di Nuovo Senso Civico in merito alla qualità dell’acqua in un tratto di San Vito, è arrivata immediata la risposta del Sindaco Rocco Catenaro che ha annunciato l'avvio di azioni legali a causa di allarmismi diffusi da più parti e giudicate prive di fondamento.

Ma il Forum e le associazioni annunciano che continueranno a portare avanti l’impegno nel controllo delle acque del mare, per tutelare i bagnanti e per verificare che le amministrazioni facciano il proprio dovere, mentre dall’altra parte sono proprio i comuni a ribadire come le azioni troppo spesso possono avere effetti nocivi per il turismo sulla nostra costa, proseguendo così in un botta e risposta che coinvolge le diverse parti. 

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