LANCIANO - Transenne, divieti, forze dell’ordine, bandiere, slognan, ma soprattutto tanta partecipazione. Un anno fa Lanciano si preparava ad accogliere la grande manifestazione No Ombrina. In quasi 60mila hanno sfilato tra le vie di Lanciano, partendo dalla zona industriale fino ad arrivare in piazza Plebiscito sotto una pioggia scrosciante che ma non ha fermato il secco “no” dell’Abruzzo alle trivelle.
Una manifestazione che ha dato una scossa alle coscienze e che ha dimostrato come sia ancora possibile far ascoltare la propria voce alla politica che conta. Non senza difficoltà ed ulteriori proteste con voce grosse, infatti, Ombrina è stata colpita e affondata grazie ad un emendamento alla Legge di Stabilità a pochi giorni dal Natale dello scorso anno.
Una battaglia dura, lunga e partecipata ha fatto sì che fosse il volere dei popoli ad essere al primo posto e non le logiche dei palazzi. Associazioni di categoria, culturali, tanti giovani, famiglie, amministratori locali hanno ricordato al Governo come l’Abruzzo sia, e debba restare, la Regione verde d’Europa e grazie alla costanza, un passo alla volta, la sostenibilità sta provando a vincere su trivelle ed inceneritori.