Di Stefano (FI): “esorto il centro destra frentano a compattarsi, uniti si vince”

Martina Luciani
04/01/2016
Attualità
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LANCIANO - Sono stati tanti i temi caldi del 2015 trattati dall’onorevole di Forza Italia Fabrizio Di Stefano che questa mattina, in una conferenza stampa, ha ripercorso tracciando i temi salienti dell’anno appena passato con spunti per il 2016.

“Tra gli argomenti che hanno catalizzato maggiormente l’attenzione, in questo 2015, c’è stata di sicuro la questione Ombrina, per fortuna conclusasi con la vittoria dei territori. - ha esordito Di Stefano - ma fa riflettere la risoluzione con un emendamento del Governo, esattamente identico al mio, bocciato in commissione qualche giorno prima”.

“In compenso, per il nostro territorio non è stato un anno positivo né per la sanità, né per i trasporti. - ha proseguito il deputato di Forza Italia - La gestione della fusione di GTM, Arpa e Sangritana in TUA è stata fallimentare e temo porterà ad una cessione ai privati che potrebbe causare speculazioni sul servizio pubblico”. Non si risparmia neanche sul tema della sanità, in particolar modo parlando dell’ospedale di Lanciano e chiedendo al sindaco Pupillo di fare chiarezza sul presidio frentano garantendo maggiori servizi e precisazioni su una eventuale delocalizzazione.

“Abbiamo inoltre concluso il 2015 con la vergognosa sagra delle porchette della Regione Abruzzo - ha detto Di Stefano riferendosi alla spinosa questioni sui fondi alla cultura - che ha visto il solito accentramento di fondi nell’aquilano ed una forte ed immotivata penalizzazione di realtà come i corsi musicali estivi di Lanciano che rischiano di scomparire a causa della miopia di questa politica”.

Ma si è parlato soprattutto di futuro, soffermandosi sull’appuntamento clou del 2016: le elezioni amministrative di primavera. “Se vogliamo riprenderci Lanciano - ha concluso Di Stefano - dobbiamo andare uniti, per questo esorto il centro destra cittadino a compattarsi intorno ad un candidato unico tra trovare in un tavolo politico o attraverso lo strumento delle primarie. Chi lavorerà contro questa unità, dovrà poi assumersene le responsabilità. Ciò che conta è vincere, ed è possibile farlo solo tutti insieme”.

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