LANCIANO- Il sottosuolo di Lanciano non smette di riservare sorprese: infatti dopo i recenti ritrovamenti avvenuti vicino alla chiesa di San Biagio nel quartiere di Lancianovecchia, questa mattina nell’area verde dell’ex scuola all’aperto, tra l’istituto “De Titta” e il Torrione Aragonese, sono riemersi importanti resti di mura risalenti quasi sicuramente all’epoca aragonese.
I sondaggi, commissionati dalla provincia di Chieti, hanno quindi definitivamente accertato (se mai ce ne fosse stato bisogno) la presenza di una serie di strutture murarie di grandissima importanza storica. Infatti secondo i primissimi rilievi ci sarebbe una continuità tra il muro a lato del Torrione e le antiche mura delle Torri Montanare. Inoltre nella zona interna più vicina al giardino, è stata notata la presenza di altre strutture edilizie che, probabilmente rappresentavano la base di costruzioni inerenti l’antico convento delle Clarisse e relative (ma qui siamo ancora nel campo delle ipotesi) anche al famoso cunicolo che unisce il Torrione Aragonese con le Torri Montanare.
Del resto l’importanza strategica del luogo è storicamente accertata non solo dalle fonti, ma anche da alcune antichissime raffigurazioni della città di Lanciano in cui sono perfettamente visibili le opere di fortificazione d’epoca aragonese.
Ora sarà importante capire come intenderanno muoversi comune, provincia e soprintendenza, anche in merito all’annosa e mai sopita questione relativa all’ampliamento del vicino istituto “De Titta”, resa ora ancora più complessa da questa scoperta che, rafforza invece ancora di più il fronte dei cittadini e delle associazioni frentane contrarie a quello che sta prendendo sempre di più i contorni di un vero e proprio scempio edilizio.