LANCIANO - Lanciano, città territorio, città di cultura e città che cresce. E’ da questi concetti che parte la critica e la richiesta di Pino Valente, vicesindaco e coordinatore di Progetto Lanciano, nei confronti della regione Abruzzo di dare più attenzione a Lanciano ed al suo territorio.
“Il messaggio che D’Alfonso aveva dato durante la sua campagna elettorale ci aveva convinto e l’avevamo fatto nostro - ha affermato Pino Valente - ma a meno di un anno dal suo insediamento, l’operato di questa giunta non ci soddisfa proprio”.
“C’è un depauperamento delle nostre zone, a partire dal serio rischio della chiusura degli uffici UTA - ha sottolineato Valente - e dall’allarme per l’ATER che potrebbe portare ad un ulteriore accorpamento che penalizzerebbe la nostra città”.
Una penalizzazione che riguarda non solo uffici UTA e ATER, ma anche la questione Sangritana e la chiusura del Mario Negri Sud. “Si squarci il silenzio sul Negri Sud - ha proseguito il vicesindaco - e si facciano interventi rapidi e veloci per evitare che tutto quel patrimonio umano ed intellettuale vada disperso”.
Un patrimonio che ogni territorio possiede e va tutelato e valorizzato, come gli ambienti culturali che, da sempre caratterizzano Lanciano. “L’associazione Amici della Musica ed il Mastrogiurato sono due realtà culturali che contraddistinguono la nostra storia - ha ribadito il coordinatore di Progetto Lanciano - ed in quanto tali devono essere tutelate. Servono certezze per poter avere progettualità per il futuro, ed oggi manca”.
Progetto Lanciano si chiede se sia la mancanza di una rappresentanza diretta in regione a causare questo allontanamento del governo dell’Aquila nei confronti di Lanciano e di tutto l’Abruzzo meridionale ed è anche per questo che si chiede un confronto.
“Chiediamo un tavolo istituzionale tra regione e comune - ha detto infine Valente - perché alcune scelte non possono più calare dall’alto, ma devono essere prese insieme ai territori. Attendiamo risposte concrete per Lanciano che ha bisogno di investimenti specifici per i tanti progetti che già ci sono, ma non possono partire”.
“Aspettiamo risposte anche dopo il maltempo di inizio marzo - ha aggiunto l’assessore Antonio Di Naccio - abbiamo stimato danni per circa 3, 4 milioni di euro, e da soli non possiamo farcela”.
“Non vogliamo che questa nostra uscita sembri una fuga in avanti di Progetto Lanciano - ha concluso Giacinto Verna, capogruppo in consiglio comunale - ma crediamo che anche il Pd locale abbia delle responsabilità e per questo, anche a loro, chiediamo di farsi sentire”.