“Lanciano è il simbolo di un Abruzzo che vogliamo cambiare, non è più possibile vivere il nostro tempo così”. Enrico Letta, vice segretario nazionale del Pd, ha galvanizzato ieri sera il pubblico di Santa Rita per una buona mezz’ora. Poi, di corsa, subito a Vasto. Ma l’atmosfera, assieme ai rappresentanti locali del Pd ( tra cui Leo Marongiu, segretario cittadino di Lanciano, Silvio Paolucci, segretario regionale, il senatore Giovanni Legnini e il candidato sindaco Mario Pupillo ndr), si è subito scaldata. Temi locali e nazionali sono stati trattati davanti l’affollato circolo anziani del quartiere più popoloso della città. Una scelta, quella di arrivare a parlare di politica e amministrative in periferia, meditata a lungo e che vuole essere per il Pd, il “segno di un vero cambiamento”. “Il sindaco non è un podestà – ha spiegato Letta – piuttosto deve essere un capo scout, uno che lavora con gli altri evitando di fare il proprio tornaconto. I problemi non si risolvono con una bacchetta magica, ma con uomini e donne che si assumono delle precise responsabilità”. “Mario – ha detto Letta rivolto al candidato sindaco – tu in comune ci verrai sempre. Non farai come la Moratti che ha disertato il 97% delle sedute del consiglio comunale. Dobbiamo lavorare tutti insieme per uscire finalmente da 17 anni di berlusconismo”. Un preciso appello Letta l’ha fatto poi riferendosi al lavoro: “Dobbiamo dare lavoro alla gente. E’ l’unica speranza in una zona dell’Italia dove un ragazzo su due non studia e non lavora”. Mario Pupillo ha promesso ai suoi sostenitori di “vincere il 15 maggio, senza se e senza ma”. “Sono un medico – ha esordito – credo nel pubblico e lavoro da sempre per questa città. L’aria sta cambiando, la gente è stufa di questo centrodestra che ha lavorato solo per se stesso, è il momento di voltare pagina”.