LANCIANO - Siamo ormai abituati ad ascoltare a rapportarci con racconti e commenti negativi sulla scuola italiana, che diamo per scontato che sia un mondo in declino in cui tra tagli, precariato e “bamboccioni”, non ci sia più spazio per progetti validi e di eccellenza.
Per fortuna ci sbagliamo e la rete “Book in Progress”, in cui è entrato a pieno titolo l’ITGC Fermi, ne è l’esempio.
Entrare nella rete Book in Progress vuol dire dotarsi di libri di testo, di elevato spessore scientifico e comunicativo, scritti dagli 800 docenti della rete nazionale con capofila l’ITIS Majorana di Brindisi e stampati all’interno delle scuole. Tale iniziativa migliora significativamente l’apprendimento degli allievi e, contemporaneamente fornisce una risposta concreta ai problemi economici delle famiglie e del caro libri. Il piano editoriale del Book in Progress prevede la consegna dei libri di testo per la maggior parte delle discipline, per le prime e seconde classi dei Licei, degli Istituti Tecnici e degli Istituti Professionali. La struttura del Book in Progress, consente di variare, sulla base delle esigenze didattiche, formative e degli apprendimenti degli allievi, i contenuti da trasmettere.
Con tale iniziativa, si valorizza la funzione docente e si concretizza la personalizzazione degli interventi formativi. Altro elemento positivo, che tale iniziativa porta con sé, è quello di consentire alle famiglie un risparmio di spesa sulla dotazione libraria di circa € 300,00 rispetto ai tetti di spesa previsti dal Ministero. A tale iniziativa, sempre nell’ottica della promozione del successo formativo, si affiancano videolezioni, nuovi supporti tecnologici ed informatici, contenuti multimediali e assistenza on line a favore degli alunni. Ciò al fine di consentire un più pronto recupero degli apprendimenti.
E il Fermi è la prima scuola di Lanciano ad essersi dotata di questi supporti.
“Abbiamo iniziato questa sperimentazione con una prima dell’indirizzo “costruzione, ambiente e territorio” - ci ha spiegato la professoressa di chimica Mariella Di Lallo - con ben 7 materie, quelle scientifiche”. I ragazzi, tramite la rete, hanno potuto acquistare i libri di queste 7 materie a soli 49 euro e, grazie ad una speciale convenzione con la Apple, hanno comprato un Ipad, ad un prezzo di favore e con pagamenti dilazionati in 2 anni, che si è andato ad aggiungere al materiale didattico, fornendo nuovi contenuti e metodi di studio e apprendimento.
“Il progetto - ci ha detto la dirigente scolastica Daniela Rollo - consiste nel superare la classica lezione frontale in cui il professore spiega e l’alunno ascolta. Quello che vogliamo - ha proseguito la preside - è coinvolgere i ragazzi e renderli partecipi, attivi e consapevoli del loro studio”.
I libri della rete Book in Progress sono veri e propri testi scolastici, che trattano i programmi da tenere in aula. Ma sono abbinati a tutta una serie di contenuti multimediali, quali video, foto e approfondimenti, che si possono trovare nella versione ebook, scaricabile sugli Ipad forniti agli alunni.
“Il progetto per noi è molto valido - ci ha detto Maria Rita, una delle alunne - perché ci permette di studiare sul cartaceo, e io continuo a preferirlo, ma con l’Ipad, possiamo subito approfondire le tematiche che stiamo studiando”.
“Abbiamo ricevuto il materiale soltanto da una settimana - ha continuato a dirci Maria Rita - ma per ora, la materia che più si presta, è chimica. Con la tavola periodica interattiva e i video con gli esperimenti, studiare è più facile e interessante”.
Questa ricerca di nuovi metodi pedagogici si avvale anche della possibilità di collegare l’Ipad alla l.i.m. (lavagna interattiva multimediale) e creare quindi una specie di “maxischermo”, in cui tutti possono seguire la stessa immagine, lo stesso video o la stessa lezione.
“Ulteriore mezzo per superare la lezione monodirezionale - ci ha illustrato la professoressa di tecnologie e informatica Marisa Massaglia - è la creazione di una classe virtuale, grazie ad un’apposita app”. Tramite quest’applicazione, si forma una specie di forum, di cui fanno parte allievi e professori. In cui ci si possono scambiare, documenti, informazioni, compiti e correzioni.
In questo modo, l’alunno si sente più responsabilizzato nel suo studio e parte attiva nelle lezioni a scuola.
Da non sottovalutare anche la possibilità di lasciare i libri a casa e portare a scuola solo l’Ipad, facendo così a meno anche degli zaini più pesanti.
Un’iniziativa fortemente voluta e per cui si è lavorato per circa un anno.
“Quest’anno abbiamo iniziato con una prima - ha concluso la Rollo - ma ci auguriamo, negli anni a venire, di riuscire a coinvolgere altre classi e altre materie, anche quelle umanistiche”.
Un progetto valido, che permette ai ragazzi di non essere solo parte passiva a scuola, ma di mettersi in gioco in prima persona e di instaurare un vero rapporto alunno/insegnante, grazie anche al mondo di internet e delle tecnologie che rappresenta oggi il mondo in cui i giovani si muovono maggiormente.
Un’iniziativa che guarda al futuro ma che, grazie all’entusiasmo e la voglia di fare dei professori, alla voglia di imparare dei ragazzi, già nel presente, ci dimostra come una buona scuola, moderna, fatta di contenuti validi e persone in gamba, non sia una chimera.