La spending review della provincia di Chieti, tra le buone prassi italiane

Provincia di Chieti
03/10/2014
Attualità
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Nella lotta a sprechi e sperperi la Provincia ha tutti i numeri per partecipare al progetto promosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica denominato “Diffusione di best practice di spending review”. Obiettivo del progetto è quello di mappare buone pratiche di spending review realizzate dalle Pubbliche Amministrazione italiane per le attività di diffusione, valorizzazione e trasferimento delle esperienze.
E’ stato presentato in mattinata nel corso di un conferenza stampa alla presenza del Presidente Enrico Di Giuseppantonio, degli Assessori provinciali Angelo Argentieri, Eugenio Caporrella, Gianfranca Mancini, Tonino Marcello, Paolo Sisti e del Segretario generale Angelo Radoccia.

L’Amministrazione Di Giuseppantonio oggi vanta un primato: è certamente tra le Province più virtuose in fatto di risparmio e di azzeramento di costi inutili.
Una gestione sana, improntata soprattutto alla lotta a sprechi e sperperi che si annidano notoriamente nelle maglie dell’ente pubblico avviata sin dall’insediamento, quando lo scenario si è presentato da subito irto di difficoltà tra debiti pregressi e tagli ai trasferimenti statali e regionali.
Partendo da una ricognizione delle voci di spesa più rappresentative, l’Ente si è fatto artefice di azioni e misure di contrasto “anticrisi” che oggi si configurano come buone prassi consolidate, spendibili in tante altre realtà italiane che sono a rischio default.

“I dati che siamo riusciti ad ottenere sono sbalorditivi rispetto all’inizio del nostro mandato. Il costo della politica è stato abbattuto del 70% - spiega Di Giuseppantonio – i fitti passivi del 90% perché abbiamo disdetto i contratti di locazione, accorpato scuole e ridotto i canoni annui. Sulle utenze ad esempio, abbiamo un abbattimento del 60% per quelle elettriche e del 44% di quelle termiche, sulla telefonia fino all’86%, su automezzi e carburanti il risparmio si attesta rispettivamente al 65 e 64%. Abbiamo inciso anche sulle spese di pulizie (- 62%) e le spese postali (-80%) in quanto si è data piena attuazione all’obbligo di utilizzo della posta elettronica e degli invii telematici. In ultimo, le spese per il Nucleo di valutazione ridotte del 50% e le spese per il personale dirigenziale passato da 13 a 3, ha prodotto un risparmio del 62%”.

“Abbiamo azzerato completamente intere voci di costo – aggiunge Di Giuseppantonio - praticamente non abbiamo finanziato gite e partecipazioni a fiere ed eventi, non abbiamo elargito contributi a pioggia, abbiamo abbattuto consulenze, spese di rappresentanza e di pubblicità.”

“Qui entrano in gioco quelle misure che abbiamo sperimentato impartendo direttive precise ai nostri Uffici – dichiara Di Giuseppantonio - e che ci hanno permesso fino ad oggi di fronteggiare lo stato di pre-dissesto finanziario, il piano di riequilibrio economico per il ripianamento dei debiti. Nonostante tante difficoltà – sottolinea il Presidente Enrico Di Giuseppantonio - i servizi che ci competono non hanno subito interruzioni, qualche eccezione in quest’ultimo anno. La spending review l’abbiamo messa in campo per necessità, ma si è rilevata una sfida che ci ha permesso di elaborare un metodo di gestione della cosa pubblica basato sulla razionalizzazione delle risorse di denaro pubblico che ha prodotto risparmi evidenti”.

A supportare la spending review della Provincia di Chieti, tra l’altro, l’istituzione di un vero e proprio servizio Controllo Costi Fissi, la task force  dall'Amministrazione per combattere gli sperperi e l’applicazione del “Codice comportamentale in materia di uso razionale dell’energia da parte degli amministratori e del personale dipendente dell’ente nonché dei fruitori esterni”.

“Dati alla mano – conclude Di Giuseppantonio – siamo in grado di dimostrare  l’efficacia delle nostre buone prassi che oggi iniziano a dare i primi frutti per l’Amministrazione provinciale. La nostra Amministrazione, l’ultima eletta dai cittadini, lascia in eredità ai successori un ente in via di risanamento”.
 

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