"Il sindaco di Chieti ed il suo assessore hanno preso una grossissima cantonata: la Tasi (la tassa sulla prima abitazione) del comune di Chieti è molto più alta di quella che applicherà il comune di Lanciano" è questo il commento del vicesindaco di Lanciano Pino Valente rispetto all'errore del sindaco Di Primio e dell'assessore Melideo che avevano indicato il capoluogo frentano e Pescara come le città con le tassazioni maggiori.
"Bastava una telefonata per sapere che la nostra manovra fiscale 2014 che verrà approvata martedì 9 settembre dal consiglio comunale prevede un’ aliquota base sulla prima casa tra le più basse d'Abruzzo nelle città medio grandi e precisamente l'1,9 per mille contro l'aliquota massima di Chieti e cioè il 2,5 per mille con una differenza media percentuale di oltre il 20% in più come tassazione per gli abitanti di Chieti.
L'addizionale che non rimane nelle casse comunali ma viene redistribuita TOTALMENTE ai cittadini con le detrazioni è dello 0,8 a Lanciano e dello 0,4 a Chieti.
Questa scelta sull'addizionale dimostra maggiore sensibilità della nostra amministrazione nei confronti di chi ha meno garantendo detrazioni maggiori per le rendite catastali basse e medio basse arrivando addirittura ad azzerare l'imposta alle rendite catastali inferiori a 300 euro".
Conclude il vicesindaco Valente "Mentre il sindaco di Chieti metteva al massimo quella parte di tassazione sulla prima casa che entra nelle casse del comune di Chieti l'amministrazione comunale di Lanciano in silenzio lavorava per portare la tassazione della nostra città come esempio positivo tra le città grandi e medio grandi abruzzesi.
Un consiglio: a volte è meglio il silenzio che dire inesattezze del genere".