ATESSA. Niente premio di risultato per i lavoratori Sevel. E’ la denuncia della Fiom che, assieme alle rsu Cgil contesta ancora una volta le scelte del direttivo della fabbrica del Ducato e quella della stessa Fiat. “Marchionne ha diviso 300 milioni di euro tra gli azionisti – si legge in un volantino Fiom distribuito in azienda - la SEVEL ha premiato i suoi capi e gestori dando loro il 10% del R.A.L. individuale (retribuzione annua lorda) che si aggira da un minimo di 3mila euro ad un massimo di 7mila euro. Le lavoratrici e i lavoratori SEVEL invece anche quest’anno non avranno un euro di premio di risultato mentre tutto l’indotto SEVEL erogherà circa mille euro a dipendente”. “Il premio non toccherà quindi proprio a chi, nel 2010, ha segnato una importante crescita produttiva – prosegue la nota Fiom – non c’è stata cassa integrazione, a fronte invece di tanti sabati e domeniche di straordinario e ritmi e carichi di lavoro aumentati vertiginosamente, una bella ricompensa!”. E il sindacato, dopo lo sciopero di venerdì scorso, annuncia per i prossimi giorni altre azioni di lotta per “dar voce agli oltre 6mila dipendenti Sevel indignati da questo comportamento”.