Fonte di Civitanova, il nostro luogo del cuore

Bastano pochi secondi per registrarsi sul sito FAI e votare

14/06/2014
Storia
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È partita la 7ª edizione del censimento“I Luoghi del Cuore”, promosso dal FAI – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Segnalare e votare i luoghi del cuore della nostra Lanciano significa dare loro una possibilità per essere restaurati e conservati. 

Occorre però fare appello allo spirito di squadra, perché solo i beni che riceveranno almeno mille segnalazioni potranno presentare al FAI una richiesta di intervento. La delegazione FAI di Lanciano ha proposto quest’anno la Fontana di Civitanova, un simbolo della tradizione lancianese che purtroppo mostra tutti i segni del tempo e del degrado. 

VOTATE LA FONTANA DI CIVITANOVA

Fortunatamente l’Associazione culturale S. Egidio è riuscita ad arginare il declino della fontana prendendosene cura in molte occasioni e organizzando giornate dedicate alla pulizia. Abbiamo chiesto all’arch. Umberto Nasuti, presidente dell’Associazione S. Egidio, di parlarci della possibilità offerta dal FAI.

“Lanciano possiede un notevole numero di monumenti e manufatti pregevoli sia per la loro importanza storica che per la loro bellezza architettonica e penso che noi lancianesi dovremmo corciarci le maniche affinché questo patrimonio non si disperda e non ci crolli addosso. Diceva J. F. Kennedy “Non chiedetevi cosa può fare il vostro paese per voi. Chiedetevi che cosa potete fare voi per il vostro paese”. Ecco, un gruppo di persone sta pensando di concentrare i voti del censimento dei luoghi italiani da non dimenticare: “I luoghi del cuore”. Chi sa usare internet può andare sul sito del FAI e votare http://iluoghidelcuore.it/luoghi/40541. Però faremo dei banchetti per la firma di cartoline e, perché no, un porta a porta per la raccolta di firme.
Tra tanti monumenti la delegazione di Lanciano del FAI ha scelto, con mia grande gioia, la Fontana di Civitanova in Contrada Sant’Egidio. Tutto questo lo si fa per valorizzare il monumento, per portare la fontana alla ribalta, per farla conoscere a chi non ancora la conosce e se riusciamo a raggiungere un certo numero di firme e voti potremmo anche accedere ai fondi per un restauro e per la salvaguardia.”

UN PO’ DI STORIA
La Fontana di Civitanova è stata costruita nel 1825 su progetto di Nicola de Arcangelis, sul luogo di una fontana più antica (XII secolo DC). Dalla lettura degli antichi statuti emerge l’importanza di questa fontana, e di altre, per la popolazione lancianese, per gli orti della contrada di Sant’Egidio e per l’abbeveramento degli animali della transumanza. La posizione della fontana è strategica per i quartieri di Sacca e Civitanova, i più popolosi, che anticamente utilizzavano la fontana per lavare i panni oltre che per l’approvvigionamento idrico. Una funzione importante l’aveva, e l’ha tuttora, per l’irrigazione degli orti, grazie alla grande quantità di acqua che sgorga dalla sua perenne sorgente. Le dimensioni sono tali da poter essere considerata la seconda fontana d’Abruzzo, infatti la lunghezza della sua neoclassica facciata è di oltre quaranta metri, con ventiquattro postazioni per lavare i panni site sotto altrettanti archi in mattoni. Un timpano al centro del simmetrico complesso, ad un’altezza di otto metri, copre il sistema delle cannelle di acqua che alimentano la vasca centrale che a sua volta alimenta quelle laterali. La fontana ha ricevuto, da quanto risulta dai documenti reperiti negli archivi storici, restauri dal 1812 al 1974, poi più nulla si è fatto. A causa della costruzione, agli inizi del secolo scorso, dell’acquedotto del Verde la fontana ha perso con il tempo la sua funzione pratica per cui oggi risulta sempre più in uno stato di abbandono che ne sta pregiudicando lentamente anche la stabilità. Oltre alla fontana in se, nel territorio della Contrada di Sant’Egidio, esistono decine di peschiere ugualmente antiche e con esse percorsi d’acqua che attraversano i tanti orti e terrazzamenti degradanti dal centro storico in direzione del tratturo e del torrente Feltrino. La Fontana, fino a pochi decenni fa, era anche un luogo di incontro e socializzazione, ma piano piano è diminuita anche questa funzione ed oggi è raro incontrare turisti che la visitano o fotografi che la utilizzano come scenario per le foto di matrimoni ed eventi. Adesso, grazie ad una rinnovata sensibilità, si vuole dare nuovo valore e importanza alla fontana e tramite le iniziative del FAI riportare la Fonte “Grande” di Civitanova, come è chiamata nel gergo locale, al centro di percorsi turistici, enogastronomici ed ambientali. (Umberto Nasuti)

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