LANCIANO - "Voi sapete cos'è la Costituzione italiana? E' una legge, la prima, la più importante scritta quando l'Italia, la nostra nazione, è diventata una Repubblica, cioè quando nel nostro Paese è nata una cosa bellissima che si chiama Democrazia e cioè il governo del popolo, della gente". E' così che inizia la lettera dell'assessore Dora Bendotti che oggi, tutti i 18enni del territorio, hanno ricevuto insieme ad una copia della Costituzione italiana.
La sala Mazzini, infatti, questa mattina era piena, piena di giovani curiosi ed interessati a quelli che sono i loro diritti ed i loro doveri. A illustrarglieli il sindaco Pupillo, l'assessore Bendotti, il procuratore della Repubblica Menditto e il giovane e brillante avvocato lancianese Andrea Cerrone.
Il sindaco si è soffermato sull'articolo 34 "la scuola è aperta a tutti", ricordando ai ragazzi presenti che poter essere dietro i banchi di scuola non è una scocciatura, ma una grande fortuna. Il procuratore Menditto ha invece dato delle parole d'ordine, che sono alla base della Costituzione e della vita di ogni buon cittadino: uguaglianza e partecipazione.
Ma il clou della mattinata si è avuto con la consegna delle Costituzioni ai ragazzi e con la lectio magistralis dell'avvocato Cerrone. Una lezione coinvolgente, divertente, interessante utile, per quelli che rappresentano il futuro dell'Italia. Una lezione che facesse capire l'importanza del diritto, del rispetto delle regole e della conoscenza dei propri diritti, in modo tale da sapere quale sia il modo migliore di comportarsi di fronte alla legge e nella collettività.
I 139 articoli della Costituzione spiegati con precisione, ma anche con leggerezza. Con rigore, ma con un linguaggio vicino ai ragazzi.
"Le parole di questo libro spesso sono difficili e un po' complicate, ma sapere cosa c'è scritto può aiutarci a capire quanto bella e importante sia la libertà, il poter pensare e dire apertamente sempre quello che si crede - si legge ancora nella lettera dell'assessore Bendotti - il poter crescere con la convinzione che qualcuno prima di noi ha pensato proprio a noi e al nostro futuro scrivendo queste regole e ha pensato all'Italia e far diventare il nostro Paese davvero un bel paese, un Paese dove tutte le persone si rispettano nel segno della solidarietà, della tolleranza e dell'amore".