I Malanoctem: l'Abruzzo metallaro

Clara Labrozzi
11/09/2013
Arte e cultura
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Solima, della storia leggendaria di Lanciano e di come Anxa fondò Anxanon nel 1179 a.C.  Loro sono i Malanoctem, band che forse in maniera fin troppo sintetica si potrebbe definire “Metallara” ma che in realtà stanno portando avanti con tanta convizione ed entusiasmo un progetto “innovativo”. La storia fra leggende racconti epici e storie tramandate dell’Abruzzo quello degli eroi degli uomini valorosi delle guerre epiche. Li abbiamo incontrati stamane, il tavolino carico di PERONI, che a quanto pare non manca mai e tanta voglia di raccontarsi di affermare senza esitazioni che il loro è un genere di nicchia." Allora quanti cd avete venduto” la risposta ci ha spiazzato “Tutti,quelli prodotti da noi ora li sta ristampando la casa discografica Jolly Record di Modena che ci ha prodotti li ha terminati ”…quindi  poi di nicchia neanche tanto. Il cd in questione, un altro è in cantiere, si chiama “Dall’Adriatico all’aldilà” e gia il nome dovrebbe darci un’idea. La denominazione poi della band ha una storia del tutto originale: MALACTONEM è il nome antico di Montebello sul Sangro, una volta Buonanotte ed ancor prima MALANOTTE il nome del vecchio paese disabitato che è ancora possibile scorgere dall’attuale centro abitato. Quindi una scoperta per tutti i lancianesi e non solo, vantano infatti collaborazioni musicali con gruppi provenienti da tutta Italia, che domani sera 12 settembre nell’ambito delle feste avremmo l’opportunità di apprezzare in piazza dal vivo. Il live è il loro stile, “A noi nn piace la musica perfettina di plastica” il nostro è un genere per chi ha ascolta dai risvolti Vintage tipico dell’approccio live anni 80-90.

  Questo il testo scritto dalla voce Antonio Pasquini che racconta del leggendario Solima fondatore di Lanciano.


"Canto l’armi e l'eroe, che primo dai lidi di Troia, profugo per fato, giunse in Italia alle spiagge di Lavinio, vessato alquanto attraverso terre e in aperto mare da ira divina...".
1179 Ante Christum Natum Distrutta ormai Ilio In fuga dalla Memoria
Solima ciò che non c'era ora sarà, Anxanon nata qua tra l'Adriatico e l'Aldilà
All'ombra di Creta giunse da lontano un uomo Freddo sguardo Irrequieto Spirito
Anxa è il suo nome e d'Enea stirpe E ad altra Patria egli sopravvisse
Come tutto ebbe inizio...
Dimora del nulla e poi meta aperta Nate dalla sabbia le possenti Mura
Cosi tutto ebbe inizio
Dall'Ellenica Repubblica In Medias Res Nel Mediterraneo Orientale navi verso l'Enotria
Solima ciò che non c'era ora sarà Anxanon nata qua tra l'Adriatico e l'Aldilà
Il Vento offrì il destro alle vele spiegate L'odore di salsedine confondea gli animi
Fratello mio siamo quasi giunti Più in là ci sarà la tua tomba Ormai che la Grecia brucia e i tuoi occhi son spenti
Solima ciò che non c'era ora sarà per l'eternità Anxanon nata qua da Frentrum all'Europa
E fù cosi che da un ideale, nacque la cuna, e dei Frentani capitale, E fù cosi che da un sogno antico vide la forma Anxia tra le spire del tempo, Quando Roma non v'era, Che epopea da fare.
Quando tra i primi fummo i primi a lottare...Anxia
Volti di Marmo incisi nel Cielo d'autunno Guardati da sotto Nulla è Fermo Forme perfette su questi profili L'eterno in un fiato e il freddo Respiro
L'alba al Sol di Atene Il tramonto verso il Maestrale.

 

Biografia: Gruppo musicale nato nella primavera del 2006 a Lanciano (CH, Abruzzo). La formazione embrionale era costituita da Matteo Mucci al basso, Giuseppe Costantini alla Chitarra e Marco D. Falco alla batteria (i primi 2 lasciarono rispettivamente nel 2010 e nel 2009). Seguì un lungo, travagliato ed intenso periodo di organizzazione ed assestamento, con un andirivieni di musicisti che ebbe fine nell'Ottobre 2008, dove si consolidó una line-up stabile con l'entrata di Antonio Pasquini e Giovanni Ruggeri, entrambi già nei "The Drop of Water That Can Wear Through a Stone" e "Dying Shadows".
Incidono subito dopo un promo di 2 Brani presso gli "Alien Recording Studio" di Lanciano.Questo "Promo 2009" rappresenta il testamento musicale della primissima formazione, dato che da li in poi lo stile si evolverà e cambierà radicalmente verso un'impronta più libera, personale e ricca di influenze: METAL al 100%, cantato in Italiano e senza limiti e barriere imposte dai suoi vari sottogeneri. Tutti i brani composti fino a quel momento (e con essi il grezzo stile musicale dell'epoca) furono abbandonati e mai pubblicati. Si ripartì quindi da zero e la Band conobbe la sua "seconda formazione".
Il nuovo stile musicale va formandosi ed il Gennaio 2010 vede l'importante ingresso di Luigi Feliziani (in passato membro di "Torquemeda" e "Condanna"), tutt'ora chitarra solista dei Malanoctem, che diede un'ulteriore spinta allo sviluppo dell'identità dei Malanoctem.Prese il posto di Giuseppe Costantini. Nel maggio 2010 rientra Alessio Di Pretoro, già vecchia conoscenza in quanto aveva militato nella band come chitarrista nel 2008.Prenderà il ruolo stabile di Bassista al posto di Matteo Mucci. I Malanoctem conobbero finalmente la loro prima formazione stabile, che dura fino ad oggi. Una formazione completamente rivoluzionata rispetto agli albori, con il solo Marco D. Falco come membro fisso dal 2006.
Con una line-up finalmente completa e solida inizia nel 2010 l'attività live al fianco di validissime band Italiane, quali ad esempio Ecnephias, Southern Drinkstruction, Handful of Hate, ecc...
Registrano nell'inverno del 2010 il loro primo singolo autoprodotto a distribuzione digitale gratuita intitolato "Vitrei Presagi", che verrà inserito in svariate compilation e passato per le radio online e che fa conoscere il nuovo corso della Band anche in versione studio, oltre che live. Nel contempo partecipano al "Tributo Ufficiale Italiano dedicato ai Black Sabbath", con una cover di Sabbath Bloody Sabbath, tradotta e cantata in Italiano, di imminente pubblicazione.
Nella primavera/estate del 2011, durante la composizione e registrazione della loro prossima fatica discografica, prendono un break partecipando al Ferro Ignique Fest, di spalla agli eccellenti corregionali Draugr.
L'attività compositiva sfocia nell'EP "Dall'Adriatico All'Aldilà", una produzione TOTALMENTE autoprodotta: composizione, registrazione, missaggio, mastering, concept grafico e realizzazione dello stesso sono infatti stati tutti gestiti dalla Band. Inoltre il lavoro vede la partecipazione nel ruolo di ospiti di John Goldfinch (L'Impero delle Ombre), Porz (Malnàtt) e Augur Svafnir (Draugr). Presentano l'EP il 30 Dicembre 2011 durante il "Vutta Festival", organizzato dalla Band stessa, che ha visto la partecipazione di una moltitudine di realtà musicali tutte Abruzzesi, tra cui i già rodati Sawthis.
Nel frattempo la produzione musicale non si ferma e vengono composti decine di pezzi, alcuni dei quali finiranno nel primo album del gruppo di prossima pubblicazione: un concept album medievale sull'epica storia di Malanoctem, cittadina abruzzese, oggi Montebello sul Sangro.
La Band non ha NESSUNA CONNOTAZIONE POLITICA E/O RELIGIOSA, la filosofia dei Malanoctem può essere trovata nelle seguenti righe:
"L'Italia soffre di esterofilia e di complessi di inferiorità.Questo porta a scimmiottare di sana pianta format esteri di successo, cercando una gloria fasulla fatta di emulazione e sudditanza. Se un paese vuole risultare competitivo, deve crearsi le sue proprietà intellettuali, senza riciclarle di sana pianta dall'esterno. Fedeltà assoluta ad un sottogenere è altresì troppo di frequente indice di mancanza di idee o scarsa apertura mentale.Così facendo non si fa altro che ricalcare quanto fatto in precedenza da chi una certa musica la viveva prima ancora di suonarla, da chi faceva della musica un'estensione della propria personalità e collocazione territoriale. Si puó ricalcare uno stile, ma si puó anche ricalcare un'esistenza diversa dalla propria?Difficile, si avrà sempre un'arte incompleta e poco efficace. Non ci vergogniamo di essere Italiani e non rinneghiamo ciò che siamo, semplicemente lo accettiamo e nel contempo cerchiamo di tirarne fuori qualcosa di positivo. Non si vuole cercare di affermare una fantomatica "supremazia italica" rifiutando l'influenza estera, sarebbe RIDICOLO.
Siamo onesti con noi stessi e con ciò che, nel BENE e nel MALE, siamo.
Non è necessario cercare il bello sempre in terre lontane, apriamo gli occhi e sopratutto la mente e soffermiamoci un attimo a guardare a quanto ci circonda: Il bello è anche dietro casa, qualsiasi sia la vostra casa/regione/nazione/continente.
Essere se stessi e non il contrario di ciò che non ci piace è la chiave per una credibilità musicale e non solo.
Qualità e Personalità. Il genere, la tecnica, il nome e la fama non contano.

 

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