"Caro Sindaco, allorquando ho appreso del bando per la partecipazione al CdA della Farmacie Intercomunali Anxanum ho reputato di presentare la mia candidatura. Il mio intento era di mettere a disposizione della città le mie competenze professionali ed amministrative in un ruolo che ritenevo poter svolgere in maniera idonea e proficua. Quando ho appreso che la Tua scelta era caduta sulla mia persona mi sono sentito onorato ed al tempo responsabilizzato da un incarico certamente impegnativo ma per me altamente stimolante. Mi riservavo di esternarti i sensi della mia gratitudine con una lettera da inviarti dopo la formale designazione in assemblea, e mi sono messo subito a ricercare la normativa applicabile all'ente che insieme agli altri consiglieri avrei amministrato, e ad immaginare e appuntare le iniziative più idonee - soprattutto a livello di marketing - per rilanciare le Farmacie Intercomunali Anxanum. Pur se mi erano state rappresentate le resistenze di persone a te vicine per la mia nomina, pensavo che, essendo io persona che mai aveva vissuto di politica e mai aveva avuto incarichi dalla politica, e provenendo da una famiglia che tanto aveva dato a questo città, la mia designazione sarebbe rimasta immune da polemiche e diatribe. Purtroppo mi sbagliavo, visto che nei giorni immediatamente successivi la mia designazione è stata presa a pretesto per polemiche alimentate non solo dall'opposizione, ma anche da parte della coalizione di maggioranza, che puntavano evidentemente ad obiettivi ultronei rispetto alla mera copertura di un posto vacante. Mi sarei aspettato francamente che tu intervenissi per difendere la tua scelta e dar conto delle motivazioni che erano alla sua base, visto che il curriculum da me presentato con la domanda di ammissione al bando era rappresentativo di una mia pluriennale e multiforme esperienza amministrativa in società ed enti di vario genere. Nulla di tutto questo è avvenuto; ma anzi, hai chiesto ed ottenuto un rinvio della seduta assembleare delle Farmacie Intercomunali Anxanum ipotizzando dubbi sulla mia compatibilità, a mio avviso assolutamente infondati, ed alimentando in tal modo ulteriori ragioni di polemica. Appare dunque chiaro che tu abbia intenzione di piegarti alle richieste di quanti, più o meno disinteressatamente, reclamano una designazione più vicina agli apparati di partito. A questo punto, caro Sindaco, sono io che ti tolgo da ogni imbarazzo, revocando con la presente la mia disponibilità ad accettare una nomina che evidentemente non intendi difendere e sostenere come mi sarei aspettato. Non posso ulteriormente tollerare che il mio nome venga da taluni indebitamente strumentalizzato per polemiche politiche di bassa lega. La mia dignità e la mia professionalità per me valgono più di un posto di consigliere o Presidente delle Farmacie Intercomunali Anxanum."