Orsogna primo Comune italiano a riconoscere il Samudaripen

Genocidio Rom "fatto storico rilevante"

redazione
18/01/2024
Attualità
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Con uno specifico atto di Consiglio Comunale datato 17 gennaio 2024 Orsogna è il primo Comune italiano a riconoscere come "fatto storico rilevante" il Samudaripen, il genocidio dei Rom avvenuto tra il 1938 e il 1945 da parte dei nazisti e dei loro alleati.

La comunità del paese intende così aderire al progetto "Romheritage" che, sostenuto dal Consiglio d'Europa, riconosce e valorizza l'itinerario culturale dei Rom in Europa. Per l'occasione l'amministrazione comunale, anticipando "la giornata della memoria", domenica prossima 21 gennaio prevede alcuni eventi.

Per ricordare la vita e il ruolo di Gennaro Spinelli, rom nato a Orsogna, alle 10.00 sarà apposta una targa nel luogo dove venne alla luce il primo gennaio 1937. Durante la guerra, con tutta la famiglia, fu deportato, ma riuscì a salvarsi e dedicò la sua vita alla difesa dei diritti dei Rom e dei Sinti e alla diffusione della cultura della sua gente. Proseguono ancora oggi la sua opera il figlio, Santino Spinelli, docente universitario, musicista, artista poliedrico e presidente nazionale dell'Associazione Them Romano (Mondo Rom), e il nipote che porta il suo nome, Gennaro, giovane musicista nonché presidente nazionale dell'Unione delle Comunità Romanès in Italia. 

"L'importanza della Memoria" è il tema di un convegno previsto alle ore 11.00 nel Teatro comunale "Camillo De Nardis" al quale, oltre alla famiglia Spinelli, parteciperanno Enrico Fink, presidente della Comunità Ebraica di Firenze, e, con un videomessaggio, Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, presenti il sindaco, Ernesto Salerni, e il vicesindaco Andrea Marinucci. Modera l'incontro il giornalista Silvano Barone, presidente Unione Cattolica Stampa Italiana (Ucsi). Alle 21.15 lo stesso Teatro comunale ospiterà una festa musicale ebraica-rom con Santino Spinelli sul palco insieme al suo Alexian Group. Previste anche le esibizioni di Enrico Fink e dei solisti dell'Orchestra multietnica di Arezzo. 

(Ansa Abruzzo)

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