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Divieto di utilizzo delle acque e di coltivazione nell’area adiacente alla Centrale Biogas di Villa Pasquini

Dopo lo sversamento di liquami arriva l’ordinanza dal Comune di Lanciano

Redazione
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LANCIANO – Dopo lo sversamento di liquami dalla centrale Biogas di Villa Pasquini, episodio denunciato da Nuovo Senso Civico, il Comune emette un’ordinanza sindacale contingibile e urgentedivieto di utilizzo per uso umani, irrigui e zootecnico, delle acque provenienti dall’area circostante la centrale, ovvero il divieto di coltivazione di prodotti agricoli nei terreni adiacenti e il divieto di attingere l’acqua dai pozzi presenti nel raggio di 500 metri dalla Centrale, sia per uso agricolo che zootecnico”.

L’Assessore all’Ambiente Davide Caporale e il sindaco Mario Pupillo comunicano che l’ordinanza è stata trasmessa alla Procura della Repubblica di Lanciano, alla Legione Carabinieri di Lanciano, al N.O.E.-Carabinieri di Pescara, al Servizio I.E.S.P. dell’ASL Lanciano-Vasto-Chieti e al Comando di Polizia Municipale, mentre una secondo è stata inviata alla ditta ATA Energia che gestisce la Centrale per la rimozione e smaltimento dei rifiuti liquidi.

Come si legge nella comunicazione diffusa dal Comune di Lanciano “il Sindaco ha dato mandato a Laboratorio analisi accreditato, di effettuare prelievi di terreno e di liquido dalla zona in cui si è verificato sversamento per fare piena chiarezza sull’accaduto".

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