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“Il Mastrogiurato 2015, ad oggi, non esiste” - senza fondi la storica manifestazione rischia di saltare

Danilo Marfisi chiede che la politica si assuma le sue responsabilità per non far morire la storica manifestazione lancianese.

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LANCIANO - “Il Mastrogiurato 2015, ad oggi, non esiste”. Così Danilo Marfisi, presidente della storica associazione di Lanciano da 16 anni, in conferenza stampa, ha affermato spiegando le notevoli difficoltà economiche, ormai insormontabili, che interessano questa importante realtà lancianese.

I fondi regionali non arrivano, o arrivano in minima parte rispetto a ciò di cui si avrebbe bisogno, senza contare la “intollerabile sfasatura tra i tempi della politica e quelli dalla vita reale”, ha commentato Marfisi.

In pochi anni si è passati da un contributo di 70 mila euro, agli 8 mila dello scorso anno, che ancora tardano ad arrivare.

Una situazione diventata insostenibile a causa dei circa 80 mila euro di debiti contratti dall’associazione Il Mastrogiurato, a causa di una mancata erogazione di fondi e scarsa chiarezza.

“Non mi piace fare paragoni con altre manifestazioni - ha proseguito il presidente Marfisi - ma conti alla mano, viene spontaneo chiedersi come mai a città come Sulmona e L’Aquila (per la Giostra Cavalleresca e per la Perdonanza Celestiniana ndr), dalla Regione, arrivino rispettivamente fondi per 50 mila ed 80 mila euro, mentre qui siamo fermi a quota 8 mila?”.
“Credevamo che con il bando del 2014 per i grandi eventi, 4 o 5 in tutto - ha spiegato Marfisi - saremmo riusciti a reperire qualcosa in più. Ma da 4, gli eventi sono diventati 50 ed il Mastrogiurato è al 28esimo, dopo eventi di minor rilevanza, come mai?”.

Ciò che Danilo Marfisi lamenta è una totale assenza della politica nella gestione della cultura in Abruzzo.

“Nell’edizione 2014, sono stati tanti i rappresentanti della regione Abruzzo venuti a Lanciano per vedere il Mastrogiurato da vicino - ha continuato Marfisi - c’erano Giovanni Legnini, Silvio Paolucci, Camillo D’Alessandro e ovviamente il presidente Luciano D’Alfonso e tutti - ha sottolineato il presidente del Mastrogiurato riportando parola per parola quanto detto - hanno dichiarato di voler fare di più e meglio per questa manifestazione, ritenuta tra le più importanti per la regione. Hanno garantito la presenza e la vicinanza della regione ed ora mi aspetto che dalle parole si passi ai fatti”.

Ciò che Danilo Marfisi chiede è che il comune di Lanciano riesca a sanare una condizione debitoria di 20 mila euro risalente alla giunta Paolini e che confermi il contributo di 25 mila euro. Alla regione chiede coerenza con le promesse fatte ed una revisione dell’attuale regolamento per l’erogazione di fondi alle manifestazioni. Ed in ultimo, chiede che si convochi un tavolo tra regione Abruzzo, con i rappresentanti più vicini a questo territorio, il comune di Lanciano e l’associazione Il Mastrogiurato per trovare insieme il modo migliore per affrontare il futuro. E l’assessore alla cultura e vicesindaco Pino Valente ha assicurato la vicinanza dell’amministrazione alla grande manifestazione storica lancianese, anche nei confronti della regione Abruzzo.

“Ora la politica deve assumersi le sue responsabilità - ha concluso Danilo Marfisi - altrimenti l’uccisione di questa manifestazione avrà chiari nomi e cognomi”.

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