LANCIANO - Erano più di un migliaio gli studenti che questa mattina, partendo da piazzale Cuonzo, sono arrivati in piazza Plebiscito, manifestando a conclusione della settimana di occupazioni e autogestioni che hanno interessato tutte le scuole superiori della città.
Questa mattina, tra striscioni, tamburi e slogan, c’erano rappresentanze da tutti gli istituti superiori di Lanciano, uniti dalla protesta contro la riforma della “Buona Scuola” di Matteo Renzi, contro la privatizzazione delle scuole e in sostegno di chi si batte contro l’elettrodotto Terna. E ognuna delle scuole ha portato i propri problemi e disagi. Come la mancanza di laboratori per il Liceo Scientifico, strutture poco sicure, divergenze interne e svalutazione di alcuni indirizzi.
“Noi siamo qui per gridare il nostro diritto alla studio - hanno detto dei ragazzi - e no, noi questa crisi non la paghiamo”. Slogan contro la riforma della scuola, contro i tagli, contro i privati.
Cambiano i governi, ma gli autunni più o meno caldi delle proteste dei ragazzi restano.