SANTA MARIA IMBARO - E’ stata scoperta proprio al Mario Negri Sud, da una giovane ricercatrice abruzzese, una proteina nel ciclo delle cellule che potrebbe avere un importante impatto nella biologia dei tumori, pubblicata anche sulla prestigiosa rivista Cellular and Molecular Life Science. Ma lo stesso centro di ricerca rischia la chiusura.
Entro domenica 26 ottobre, il Prefetto di Chieti, Fulvio Rocco de Marinis, nominerà un commissario che dovrà occuparsi della liquidazione dell’istituto.
Una fine triste, ma quasi scontata, che viene da lontano e segue 13 mesi senza stipendio per circa 100 lavoratori e 11 mesi difficili per altrettanti borsisti. Si parla di un debito di circa 7 milioni di euro, fino a qualche mese fa si parlava di meno di 5 milioni, per cui l’unica via d’uscita sembra proprio la liquidazione.
Tra le ipotesi, per cercare di scongiurare la fine di un’eccellenza e un vanto per la nostra Regione, la trasformazione da Fondazione in Onlus, da cui uscirebbero Provincia e Regione e attraverso cui continuare a fare ricerca. Ma in che modo? La Onlus, per definizione, è senza scopo di lucro. Chi pagherebbe quindi gli stipendi? Chi si accollerebbe le spese di gestione? Che fine farebbero struttura e attrezzature?
 Molte sono le domande ancora sul tavolo e, anche per questo, la via della Onlus sembra lontana.
Intanto, i sindacati hanno chiesto che il commissario sia esterno, al di fuori dell’attuale gestione e super partes. Hanno inoltre invocato una tavolo interministeriale, con ministro dell’Università e Ricerca e dell’Economia per tentare l’ultima via per garantire il futuro di tante eccellenti professionalità formatesi qui in Abruzzo e che qui, si spera, possano continuare a fare ricerca.