LANCIANO - Non è solo il movimento Progetto Lanciano ad avere problemi dopo il consiglio comunale di ieri. Alle dimissioni di Marcello Rovetto, sono infatti seguite quelle del coordinatore di Sel Giovanni Antonacci. "Sono stato coordinatore cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà per quasi 4 anni e non avrei mai pensato, prima, che potesse accadere - ha dichiarato in una nota Antonacci - Un'esperienza che ha portato ad eleggere un consigliere comunale nelle file della nostra lista (Piero) e a far si che la Sinistra fosse rappresentata in giunta con Marcello. Un'esperienza che ha portato a far si che vari punti nel programma di SEL fossero realizzati o siano nell'iter finale di realizzazione (raccolta rifiuti porta a porta, mobilità sostenibile, censimento edifici storici, etc)".
"Avrei voluto che molti più amici e compagni, con i quali ho condiviso lotte a scuola prima e nei movimenti lancianesi poi, aderissero a quel bel progetto che avevo in mente e che pian piano si è arenato, sotto i colpi dello stanco incedere dei giorni e dei mesi. Non essere riuscito negli intenti è un peso che ancora mi porto dietro.
La politica è anche l'arte della mediazione e quando si riveste un ruolo come quello di coordinatore di circolo, questo aspetto assume un'importanza notevole" ha affermato l'ex coordinatore di Sel.
"Mi sono sempre ripromesso di restare fedele a me stesso, ai miei ideali e di restare quella persona che alcuni di voi stimano (e, credetemi, siete stati e siete la mia forza).
In quest'ultimo periodo questioni locali e non, delusioni politiche e umane, hanno palesato l'urgenza che qualcosa cambiasse - ha detto ancora Antonacci - l'entusiasmo si era spento ed aspettavo soltanto l'approvazione di un punto a me carissimo, l'istituzione del registro delle unioni civili, per andare sommessamente via; questo non mi è stato possibile date le assurde lungaggini per presentare il provvedimento in consiglio comunale (mesi e mesi per un punto all'odg, poi ci domandiamo come mai l'Italia è ridotta così) e dal fatto che lo stesso punto è stato, a seguito di un pareggio in votazione, rinviato a data da destinarsi in consiglio".
E dopo la delusione della mancata approvazione del registro delle unioni civili, con conseguente spaccatura della maggioranza in consiglio, la decisione di ieri, in merito l'ampliamento dell'istituto De Titta, la scelta finale di abbandonare il proprio ruolo.
"La giornata di ieri è stata decisiva per dirmi e dire "la mia strada come coordinatore finisce qui"; la notizia della conferma di Zavattaro ai vertici della ASL da parte della giunta D'Alfonso (seppur legata a motivi squisitamente tecnici) e l'approvazione in consiglio comunale di un progetto che mi vede assolutamente contrario; la realizzazione di un'ala nuova del De Titta in pieno centro storico. Le parole sono tante, le giuste giustificazioni anche - ha concluso Antonacci - ma per me finisce qui. Non sono e non sarei un buon amministratore; preferirei perdere 1600000 euro piuttosto che realizzare un progetto in cui nemmeno io credo".
Sabato mattina, nella riunione di circolo ci sarà la formalizzazione delle dimissioni come coordinatore cittadino e lunedì, in sede di assemblea provinciale, Antonacci provvederà a lasciare, anche in quel contesto, ogni incarico.
Pericolose crepe, quindi, si sono aperte nella maggioranza e gli scenari che si aprono per il governo di Palazzo di Città sono ancora incerti. I prossimi giorni ci aiuteranno a capire se la coalizione di Pupillo reggerà oppure no.