LANCIANO - "Così viene meno il diritto allo studio dei ragazzi". E' così che il preside dell'Istituto De Titta, Alessandro Mariotti, commenta la situazione di emergenza che si è venuta a creare oggi, primo giorno di scuola. 47 alunni, infatti, sono costretti a fare lezione in aula magna a causa della carenza di aule. Due classi, una terza e un quarta del liceo linguistico, si trovano a dover condividere lo stesso spazio, pur facendo lezioni diverse, ed ovviamente senza banchi, né lavagna.
Il 14 luglio scorso, la dirigenza dell'Istituto scrive una lettera alla provincia di Chieti per comunicare l'assenza di due aule nel proprio edificio. La provincia, con un po' di ritardo, il 28 agosto, indice un tavolo di discussione tra il De Titta e il Fermi di Lanciano, presso la sede della provincia di Chieti stessa, il giorno 5 settembre per trovare una soluzione. Presso l'ITC Fermi, infatti, ci sono già ben nove classi provenienti dall'ex istituto magistrale e secondo la provincia è il luogo ideale per questo ulteriore "scambio". Il 5 settembre, però, al tavolo indetto dagli organi provinciali, si presentano solo i dirigenti del De Titta, insieme all'assessore all'istruzione. A questo punto , la provincia di Chieti, con comunicazione scritta e con una planimetria dettagliata, dichiara la disponibilità di due aule presso la scuola che si trova in viale Marconi e ordina il trasloco di banchi e sedie per poter, oggi, accogliere gli alunni del liceo linguistico.
"Quando ho chiamato la collega del Fermi - afferma Mariotti - mi è stato detto che c'era stato un errore dalla provincia e che le due aule in questione, in realtà , non sono libere". A questa è seguita un'ufficiale comunicazione scritta dal dirigente scolastico della scuola per ragionieri e geometri Rollo, in cui "si comunica la non disponibilità delle due aule".
Questa mattina il dirigente scolastico Mariotti scrive di nuovo alla provincia per comunicare la grave situazione ma intanto, 47 ragazzi, al ritorno dalla vacanze, si sono ritrovati senza una classe in cui poter fare lezione.
Il De Titta, oltre alle 9 classi all'ITC, ne ha altre 10 presso l'ITIS di Lanciano. Una situazione insostenibile già da alcuni anni, quindi, ma adesso "non vengono rispettate le pari opportunità di tutti gli alunni" dichiara il dirigente amministrativo Maria Saveria Borrelli.
14 ragazzi di una quinta, lo scorso anno, sono stati costretti a fare lezione in uno sgabuzzino. Altri hanno occupato il laboratorio di fisica non rendendolo, quindi, utilizzabile per dimostrazioni e lezioni pratiche. La scuola, che vanta altri tre laboratori (scienze, informatica e lingue), si trova in una grave situazione di emergenza.
E', inoltre, notizia di alcuni giorni fa l'arrivo dei finanziamenti da parte del Ministero, per la provincia di Chieti, per costruire una nuova ala nella scuola di piazza Martiri VI ottobre. "E' sicuramente una bellissima notizia questa - prosegue Mariotti - ma per la nuova ala dovremo aspettare almeno 2 anni e la nostra emergenza, invece, è ora".
I ragazzi stessi hanno lamentato i numerosi disagi che derivano da questa situazione. "E' difficile sostenere una lezione in questo modo - ci ha detto un'alunna - si rischia di fare due lezioni diverse nello stesso luogo e la concentrazione è minima".
Una situazione di disagio evidente che rende difficile il solito svolgimento delle lezioni e che, si spera, la provincia di Chieti riesca a risolvere quanto prima.